I segreti di Stanley Kubrick: analizzando un genio del cinema

Stanley Kubrick, i segreti di uno dei più grandi registi di sempre. Un uomo meticoloso e preciso,  con cui lavorare era molto complesso.

Kubrick camaleontico, direttore della fotografia, montatore, scenografo, scrittore, fotografo direttore di effetti speciali.

Il critico cinematografico Michel Ciment ha detto di Kubrick che le sue opere sono “tra i più importanti contributi alla cinematografia mondiale del ventesimo secolo”. Sono 13 i film diretti da Kubrick e 13 le candidature al Premio Oscar, vincendo quello per gli effetti speciali per ‘2001: Odissea nello spazio’, nel 1969.

Un regista in grado di spaziare più tematiche con i suoi film, dalla guerra, con ‘Full Metal Jacket’ al noir con ‘Il bacio dell’assassino’, la satira con ‘Il dottor Stranamore’, la storia con ‘Barry Lyndon’, l’horror con ‘Shining’, il dramma con ‘Lolita’, la psicologia con ‘Eyes Wide Shut’. Non sapevi mai cosa aspettarti, da lui.

Stanley Kubrick, i segreti di un genio cineasta

Stanley Kubrick è mancato nel 1999, proprio alla fine delle riprese di un suo film, ‘Eyes Wide Shut’. Era noto per essere un uomo eccentrico e anticonvenzionale. Ci sono alcuni dettagli poco noti di lui, vediamoli insieme.

Malcolm McDowell, l’attore di ‘Arancia Meccanica’, ha raccontato che Kubrick era terrorizzato dall’idea di volare. Ha svelato che il regista, ascoltava i controllori del traffico aereo e poi gli chiedeva di non volare. Quando nel 1961 si trasferì in Gran Bretagna, evitò poi il più possibile di lasciarla e lavorò da lì, facendosi spedire tutto il materiale per poter girare. Perfino delle palme dalla Spagna per ‘Full Metal Jacket’. Non aveva inoltre una gran fiducia nei confronti dei medici, soprattutto se non li conosceva. È capitato che facesse volare a Londra il suo dentista dal Bronx.

Curiosità su Stanley Kubrick
Paura e Desiderio (foto Ansa) – VelvetCinema.it

Kubrick era talmente autocritico che preferiva non riguardare mai i suoi film. Inoltre, detestava talmente tanto il suo primo lavoro, ‘Paura e desiderio’ che tentò di toglierlo dal mercato acquistandone ogni singola copia. Fortunatamente non riuscì nell’impresa.

Le lamentele del pubblico nei confronti di ‘Arancia Meccanica’ furono talmente feroci che il regista dovette chiedere alla Warner di levare il film in anticipo dalle sale. Il regista veniva infatti raggiunto da persone furibonde fino alla porta di casa. Lo studio, per rispetto nei suoi confronti tolse il film come richiesto.

Stanley Kubrick era ossessionato da Napoleone. Prima di Barry Lyndon il regista era intenzionato a fare un film su di lui. Lesse tutti i libri in circolazione e fece molte ricerche. Il progetto non vide mai la luce a causa del fallimento al botteghino del film ‘Waterloo’ (1970). Fu così, che tutto il materiale utilizzabile e raccolto, venne ‘trasferito’ su ‘Barry Lyndon”. Accadde una cosa simile per il progetto ‘Aryan Papers’, un film sull’olocausto che invece non venne realizzato poiché il regista vide ‘Schindler’s List’ e decise di lasciar perdere.

Curiosità e aneddoti su Stanley Kubrick
Nicole Kidman e Tom Cruise in ‘Eyes Wide Shut’ (foto Ansa) – VelvetCinema.it

‘Eyes Wide Shut’ poteva essere un progetto completamente diverso. Prima che diventasse ciò che sappiamo, ovvero un thriller psico-sessuale, Kubrick aveva pensato di farne una commedia nera sul sesso. Come attore protagonista aveva perfino pensato di contattare Steve Martin.

Tra i tanti progetti interessanti di Kubrick vi era anche Pinocchio. Il regista aveva infatti mandato Emilio D’Alessandro, il suo assistente, a cercare dei libri sul burattino di legno. Tuttavia, alla fine decise di adattare ‘A.I. – Intelligenza artificiale’, ma non fece in tempo e lo consegnò nelle mani di Steven Spielberg.

Kubrick oltre che perfezionista anche poco propenso a questioni a suo avviso poco rilevanti. Per non perdere troppo tempo nel selezionare i propri abiti, la moglie di Kubrick, Christiane, ha raccontato che il regista aveva un armadio pieno di pantaloni e camicie identici.

Stanley Kubrick VS Shelley Duvall. Una questione spinosa che viene spesso menzionata per descrivere il perfezionismo maniacale del regista. L’attrice, nota per aver interpretato Wendy nel film horror ‘Shining’ viene menzionata spesso, e ancora oggi non si sa quanto ci sia di vero, per essere stata sottoposta ad un profondo stress sul set del leggendario film.

I segreti di Stanley Kubrick
Shelley Duvall in una scena del film (screen YouTube) – VelvetCinema.it

Per poter ottenere un risultato ottimale, da parte dell’attrice, Kubrick sul set l’avrebbe tormentata. Un livello di angoscia talmente elevato che la donna arrivò a perdere i capelli dallo stress. Come ben sappiamo, il risultato ottenuto fu ottimale.

Non solo Shelley Duvall ma anche Kirk Douglas finì, schiacciato dal perfezionismo di Kubrick. Durante le riprese di ‘Spartacus’ i due entrarono spesso in conflitto. Il regista era talmente meticoloso da aver assegnato un numero e delle indicazioni, per ogni manichino che serviva a rappresentare un cadavere di uno schiavo romano. Questo per poterli piazzare esattamente dove diceva lui.

Non un uomo semplice Kubrick, ma c’era da immaginarselo considerata la precisione e la perfezione dei suoi lavori.

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