Ci sono alcuni dettagli della famosa trilogia di Francis Ford Coppola che anche i fan più accaniti non conoscono.
Una delle trilogie cinematografiche più amate di sempre, Il Padrino, che con i suoi tre film abbraccia un periodo di tempo lungo 96 anni.
Nei tre film si raccontano le vicissitudini della famiglia malavitosa newyorkese dei Corleone, la sua ascesa e il suo declino. Francis Ford Coppola, dopo aver diretto diversi film a basso costo, ottiene di poter lavorare a questo ambizioso progetto. Il primo film esce nel 1972 si intitola semplicemente ‘Il Padrino’. Nel 1974 arriva ‘Il Padrino – Parte II’ la terza parte vedrà invece la luce diversi anni dopo, nel 1990.
Il Padrino, dettagli poco noti sulla trilogia cult di Francis Ford Coppola
Il film fu subito un grandissimo successo, solo negli Stati Uniti incassa 86 milioni di dollari, e batte quello che per trent’anni era stato il film di massimo successo, ovvero ‘Via col vento’. Viene molto apprezzato non solo dal pubblico, ma anche dalla critica. La pellicola entra a far parte, con i suoi modi di dire e le sue scene epiche, in altri film con numerose citazioni. Sono infatti passati alla storia, momenti del film come la testa di cavallo nel letto o i vari detti mafiosi.
Il padrino vince tre premi Oscar: miglior film, miglior sceneggiatura non originale e a Marlon Brando la statuetta come miglior attore protagonista, anche se la rifiuta. La trama è nota: la famiglia Corleone e la sua egemonia a New York tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Il patriarca è Don Vito Corleone che si trova a dover scegliere il suo successore. Tra i papabili sostituti vi sono ovviamente i suoi figli, Sonny, Fredo, Tom e Michael. Mentre la famiglia cerca quindi di trovare una nuova dimensione, prendono vita tutta una serie di situazioni e di scontri con altri clan mafiosi.
Il film è l’adattamento del romanzo di Mario Puzo, pubblicato nel 1969, il libro fu a sua volta un grandissimo successo e rese note una serie di terminologie tipiche di quell’ambiente che in quel periodo erano poco note. All’interno del manoscritto, ad esempio, è riportata la parola omertà, lasciata in italiano nel testo e divenuta molto popolare da quel momento in poi.
Il romanzo è diviso in nove parti, al suo interno vi sono moltissimi eventi e molti personaggi. Non è stato possibile inserire ogni particolare del romanzo nel primo film ma molti altri dettagli sono finiti nei capitoli successivi della trilogia. Puzo, oltre al romanzo, pubblicò anche una sorta di ‘spin-off’, chiamato ‘Il siciliano’, che tratta del bandito Salvatore Giuliano.
A rendere complesso l’inizio delle riprese fu la formazione del cast. Una questione che rese molto difficile far partire materialmente il progetto. Alcuni degli attori che Coppola voleva, non erano interessati al progetto, altri che invece volevano partecipare ardentemente, non erano voluti dalla produzione. Orson Welles ad esempio avrebbe voluto la parte di Don Vito Corleone. Purtroppo, nonostante Coppola fosse un grandissimo fan di Welles (impossibile non esserlo del resto) dovette rifiutare poiché quel ruolo già era tra le mani i Marlon Brando.
Marlon Brando dal canto suo era noto per essere piuttosto problematico e i produttori, particolarmente in ansia proprio per la sua presenza, fecero firmare all’attore una pioggia di clausole da rispettare. Brando rispose allo scetticismo di tutti con una performance che ancora oggi è nota per essere tra le migliori della storia del cinema. Come ben noto, si dedicò al suo personaggio in modo particolarmente approfondito, chiedendo di indossare un apparecchio dentale per fare in modo che gli si gonfiassero le guance. Ad Al Pacino, all’epoca attore poco noto, il ruolo venne invece affidato per il suo aspetto da vero siciliano.
Se ancora non hai avuto modo di vedere la trilogia, Il padrino si trova sulle principali piattaforme di streaming: Netflix, Now Tv e Amazon Prime. Il padrino II si trova su Netflix, Il padrino III su Now TV.