Indiana Jones, uno dei personaggi più famosi del cinema. Curiosità, aneddoti e racconti sulla saga del mitico archeologo.
Harrison Ford veste i panni dell’archeologo più famoso del cinema dal 1981. Il 28 giugno è in arrivo il prossimo film, il quinto e ultimo capitolo.
Indiana Jones, un mito indiscusso, tanto da essere classificato nel 2003 dall’American Film Institute come il secondo più grande eroe cinematografico di tutti i tempi. Nel 2020 il più grande personaggio cinematografico dalla rivista Empire, ed è anche considerato da Entertainment Weekly il secondo personaggio più cool di sempre.
Interpretato da Harrison Ford, e anche da River Phoenix (Indy da giovane in ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’). Un personaggio ironico, intelligente, affascinante caratterizzato dal un abbigliamento particolare, con giacca di pelle, frusta e borsa.
Il primo film risale come dicevamo al 1981, ‘I predatori dell’arca perduta’, del 1984 arriva ‘Indiana Jones e il tempio maledetto’, del 1989 ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’. Con questi tre film si chiudono gli anni ’80. Il ritorno inaspettato di Indy nel 2008 con ‘Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo’. Il 28 giugno è atteso nei cinema il quinto capitolo conclusivo, ‘Indiana Jones e il quadrante del destino’.
Indiana Jones, tutto quello che non sapevi su uno dei personaggi cinematografici più amati di tutti i tempi
Iniziamo col dire che, in attesa di vedere al cinema il quinto e attesissimo capitolo del film, avrete a disposizione su Disney+ gli altri quattro capitoli, dal 31 maggio.
All’origine del mito di Indiana Jones, vi è George Lucas, che voleva portare sul grande schermo la storia dell’archeologo. Lucas in vacanza con Steven Spielberg, gli parlò del progetto. Spielberg in realtà sognava di dirigere un capitolo di James Bond ma George Lucas gli disse che per lui aveva qualcosa di meglio: Indiana Jones.
Come nasce un mito? Quali personaggi sono stati fusi insieme per poter avere una figura così sfaccettata come Indiana Jones, in grado di affascinare, di informare e di far sorridere. I riferimenti culturali furono diversi ovviamente: un noto archeologo americano, Hiram Bingham, il direttore del museo di Storia Naturale, Roy Chapman Andrews e l’archeologo Sir Leonard Woolley.
Non solo uomini di cultura perché Indy in fin dei conti è anche un personaggio d’azione. Da quel punto di vista l’ispirazione venne dai film con Clint Eastwood (naturalmente) e da un film francese, ‘L’homme de Rio’, di Philippe de Broca, con un attore di tutto rispetto come Jean-Paul Belmondo, che interpretava un soldato, un film molto amato da Spielberg.
L’origine del nome, Indiana Jones in realtà viene svelato nel film, quando viene spiegato che Indiana era il cane del dottor Jones. In effetti, nella realtà, Indiana era il cane di George Lucas, un Alaskan malamute. Il cognome invece doveva essere Smith ma non ebbe molto successo e venne suggerito Indiana Jones.
Harrison Ford sì o Harrison Ford no? Indiana Jones poteva essere…
Sulla scelta di Harrison Ford come Indiana Jones vi fu un po’ di titubanza da parte di Lucas. Temeva infatti che il pubblico potesse fare un po’ di confusione con il personaggio di Star Wars, Han Solo. Valutarono quindi altri attori: Bill Murray, Nick Nolte, Jeff Bridges, Tom Selleck. Quest’ultimo arrivò ad un soffio dal ruolo, ma aveva appena firmato per Magnum P.I. e dovette rinunciare.
Harrison Ford ottenne un cachet a sette cifre, più una percentuale dei prodotti lordi. Si impose anche sui dialoghi del film, chiedendo di poterli eventualmente riscrivere. Dal canto suo dovette fare allenamento per migliorare il suo fisico e naturalmente per imparare ad utilizzare la frusta,
Il ruolo di Marion invece, inizialmente era stato pensato per Amy Irving o Debra Winger, poi andò a Karen Allen. Per il secondo capitolo e la nuova protagonista femminile vennero fatte moltissime audizioni. Tra i volti passati in rassegna perfino la splendida Sharon Stone. Il ruolo alla fine andò a Kate Capshaw, che divenne successivamente la moglie di Spielberg.
Indiana Jones, un film dagli incassi stellari
Il budget del film fu di 20 milioni di dollari, con un incasso di 209 milioni di dollari. Tornò anche in sala diverse volte arrivando ad un incasso totale di 248 milioni di dollari negli Stati Uniti. ‘Indiana Jones ed il tempio maledetto’ guadagnò 179 milioni di dollari. ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’ 197 milioni di dollari. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, 317 milioni di dollari.
Il desiderio di Spielberg iniziale di fare un film su 007, si espresse infine con la presenza di Sean Connery nei panni del padre di Indy. Inizialmente non disse nulla a George Lucas, Spielberg aveva sviluppato un personaggio “pazzo ed eccentrico” simile a Laurence Oliver.
Effetto Indiana Jones, o effetto Spielberg. Quando uscì il film ‘Lo Squalo’, le spiagge si svuotarono. Quando uscì Indiana Jones, vi fu un aumento esponenziale di studenti di archeologia. Molti moderni archeologi hanno infatti confessato di essersi ispirati a lui per seguire questa professione. Non si parla di una manciata di persone ma almeno 150 docenti che hanno incontrato Rhys Davies (lo scavatore egiziano Sallah nel film) e hanno fatto questa dichiarazione.
Presto vedremo sul grande schermo il quinto capitolo, che dovrebbe essere l’ultimo. Dovrebbe perché in realtà l’ultimo doveva essere il terzo capitolo, ovvero ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’. Spielberg infatti non avrebbe mai voluto fare un quarto capitolo in cui venivano coinvolti gli alieni, aveva chiesto a George Lucas di essere lasciato fuori:”Non ne volevo sapere di alieni, avevo già fatto E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo ma ha tanto insistito che voleva rifare quel film anni ’50 sull’invasione aliena che mi ha convinto”.
La saga ha incassato ben sette Oscar: cinque a ‘I predatori dell’Arca Perduta’, uno per ‘Indiana Jones e il tempio maledetto’, uno per ‘Indiana Jones e L’ultima crociata’. Il primo film della saga è considerato uno dei migliori della storia del cinema, è stato selezionato nel 1999 dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, per essere conservato nel National Film Registry.