Il talentuoso regista statunitense si lascia andare ad una lunga confessione: le parole di Martin Scorsese commuovono il pubblico.
Martin Scorsese rappresenta uno dei volti più importanti e talentuosi del panorama cinematografico internazionale. Parliamo di un regista che ha saputo raccontare ed analizzare le peculiarità più profonde della natura umana, trattando la violenza, la lussuria, la venalità ed infine la paura e il senso di colpa. Il suo nome associato ad un film rappresenta dunque una garanzia di successo, come accade ad esempio per Steven Spielberg oppure Quentin Tarantino. La sua mano appare evidente dietro le pellicole che portano la sua firma e questa personalità così formata gli ha consentito di affermarsi nello show business mondiale.
Siamo dunque in trepidante attesa per l’uscita dell’opera presentata al Festival di Cannes – Killers of Flower Moon – prodotto che vede per la prima volta protagonisti sul set di un suo film Leonardo Di Caprio e Robert De Niro. La trama è incentrata sui misteriosi omicidi degli anni ’20, scatenati dalla scoperta del petrolio nella Osage Nation, in Oklahoma. La sceneggiatura – scritta da Eric Roth – è basata sul libro di saggistica Killers of Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI di David Grann. In occasione del debutto al Festival di Cannes, Scorsese ha deciso di rilasciare una lunga intervista, nella quale – forse per la prima volta dall’inizio della sua carriera – ha potuto spiegare cosa significa per lui fare cinema.
Martin Scorsese porta sulle spalle un bagaglio artistico notevole, conquistato in quasi sessant’anni di carriera. Debutta come come regista sul grande schermo nel 1967 con Chi sta bussando alla mia porta, dopodiché la passione lo travolse talmente tanto da convincerlo a proseguire il suo percorso nel mondo del cinema. Candidato per quattordici volte agli Oscar, riesce a conquistare il podio una sola volta: nel 2007 Scorsese porta a casa la statuetta come Miglior regista per il film The Departed – Il bene e il male, Leonardo Di Caprio diventa così il suo vero pupillo.
“Il rapporto con Leo si è cementato con The Aviator (2004)” – ha raccontato Martin Scorsese – “[…] Gli ho visto fare delle cose incredibili. Ha imparato molto come persona su quel set, me lo ha detto”. Il legame artistico e professionale tra i due è divenuto con il tempo talmente profondo che – ad oggi – Scorsese non riesce a non pensare a Di Caprio come ad un figlio, l’unico figlio maschio in realtà, considerando che il regista ha avuto tre figlie femmine. Ora, questa incredibile collaborazione tornerà a farci sognare per l’uscita di Killers of Flower Moon.
In molti ritengono che questo possa essere uno degli ultimi film diretti dal premio Oscar, convinzione che persiste nonostante l’evidente volontà di Scorsese di voler raccontare ancora moltissime altre storie, forse troppe. “Sono vecchio” – ha ammesso – “Leggo un sacco di roba. Vedo cose. Voglio raccontare storie, ma non c’è più tempo”. Le parole di Martin Scorsese hanno toccato profondamente il cuore del pubblico. Il regista ha infine citato le parole che pronunciò Kurosawa: “Solo adesso sto iniziando a capire cosa può essere il cinema, ed è troppo tardi”.
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