Natalie Portman a quasi 30 anni dall’uscita del film ‘Léon’ di Luc Besson, torna a parlare della sua interpretazione.
Natalie Portman è un’attrice molto amata e ben nota al pubblico per ruoli di una certa importanza. Il suo primo film degno di nota fu ‘Léon’, una pellicola amata ma controversa sotto alcuni punti di vista.
La Portman in una recente intervista con The Hollywood Reporter, ha fatto una nuova riflessione sul periodo inerente le riprese del film, sul suo personaggio e sulle conseguenze avute in seguito, anche diversi anni dopo.
Natalie Portman, classe ’81, attrice amata ed apprezzata per ruoli importanti che l’hanno portata a splendere nel firmamento di Hollywood, come ‘Il Cigno Nero’, ‘V for Vendetta’, ‘Jackie’, ‘Song To Song’ e molti altri. Il suo primo film fu proprio ‘Léon’, del regista francese Luc Besson.
Il film è del 1994 e oltre a Natalie Portman 13enne all’epoca, vedeva nel cast ad affiancarla il noto attore Jean Reno nei panni di un sicario professionista, e Gary Oldman con il ruolo del poliziotto. Nel film Mathilda (Natalie Portman) viene salvata da Léon e presa sotto la sua ala. L’uomo le insegna il ‘mestiere’ che la giovane vorrebbe apprendere per vendicare la sua famiglia.
Tra Léon e Mathilda si crea così un legame molto forte e particolare che è il motivo che ci porta ancora oggi a tanti anni di distanza a parlare della pellicola. Natalie Portman durante una recente intervista ha dichiarato: “È un film che è ancora molto amato, e le persone vengono a parlarmi del film più’ di ogni altro che abbia mai fatto, e mi ha dato una carriera”. L’attrice ha poi proseguito:
“Quando lo guardi adesso, ha certamente degli elementi cringey (imbarazzanti), e non solo. Perciò si, è complicato per me”. Nel corso degli anni Natalie Portman ha più volte dichiarato di come il film le abbia, sotto alcuni punti di vista, complicato la vita e di come il suo personaggio sia stato sessualizzato.
La Portman ha più volte ammesso di aver ricevuto nel corso degli anni, dopo le riprese del film, diverse lettere “sessualmente esplicite” e che questa esperienza l’ha segnata molto. Nel 2020 l’attrice aveva infatti dichiarato: “Essere sessualizzati quando si è bambini penso che abbia tolto molto della mia sessualità, perché mi fece molta paura”.
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