Seven è una delle pellicole più amate del regista americano David Fincher. Vediamo insieme quali sono i dettagli poco noti sul film.
David Fincher regista, produttore cinematografico e televisivo ed effettista statunitense. Noto al pubblico per pellicole come ‘Seven’, ‘Fight Club’, ‘Zodiac’ ‘The Social Network’ ed il recentissimo successo di ‘Mank’.
David Fincher è considerato uno dei registi più competenti e poliedrici della sua generazione. Maniaco della perfezione, tra i registi che l’hanno ispirato nomi come Alfred Hitchcock, Stanley Kubrick, Roman Polanski e Martin Scorsese. Prossimamente avremo modo di vedere un’altra sua pellicola, ‘The Killer’, con Michael Fassbender.
Seven è uno dei film più amati del regista, con un cast di tutto rispetto formato da Brad Pitt, Gwyneth Paltrow, Morgan Freeman e Kevin Spacey. Il film è del 1995, un thriller poliziesco che parla di due agenti, uno prossimo alla pensione, disilluso ma saggio e un altro giovane e impulsivo. Tra i due inizialmente non corre buon sangue, poi si trovano coinvolti in un’indagine dai crimini particolarmente efferati.
Se7en, quando un film ti salva la carriera: i segreti di una pellicola cult
Fu proprio Seven a salvare la carriera di Fincher che a seguito della grande delusione avuta per Alien 3, (per il quale venne licenziato tre volte) aveva intenzione di lasciare definitivamente il mondo del cinema. Grazie a Seven cambiò idea. Nel film Gwyneth Paltrow interpreta la moglie di Mills (Brad Pitt) lei tuttavia non voleva accettare il ruolo e il regista chiese a Brad Pitt di convincerla. Pitt riuscì così bene nell’impresa che i due si fidanzarono e rimasero insieme quattro anni, dal 1994 al 1997.
Quando il regista incontrò Brad Pitt e Kevin Spacey per la prima volta, disse loro: “Questo non sarà il film per il quale vi ricorderanno. Ma potrebbe essere il film che sarete più orgogliosi di aver girato”.
Nel film c’è una scena in cui il detective impersonato da Brad Pitt cade e si fa male ad un braccio. Mentre giravano la sequenza, l’attore si fece effettivamente male, tanto da richiedere un intervento chirurgico. Brad Pitt proseguì il film con il gesso al braccio poiché nella sceneggiatura era previsto che si ferisse davvero.
Per il ruolo del detective Mills erano stati considerati altri attori: Denzel Washington e Sylvester Stallone, rifiutarono entrambi e successivamente si pentirono della loro decisione. Brad Pitt era reduce del film ‘Vento di Passioni’ e rifiutò di rimanere a petto nudo per le riprese di Seven, disse di volersi scrollare di dosso l’immagine di Sex Symbol. Fallì miseramente perché anche vestito risultò particolarmente affascinante e vinse infatti il premio “il protagonista più desiderabile” agli MTV Movie Awards.
Quando nel film viene rinvenuta la vittima del peccato di Accidia, inizialmente si era pensato di girare la scena con un animatrone, poi venne preferito un attore magrissimo per interpretare la parte di una persona debilitata legata al letto per un anno intero. Invece per la scena del peccato legato alla Gola, vennero messe nelle stanza sette casse di scarafaggi.
Il numero sette si ripete continuamente. Il primo omicidio ad esempio viene annunciato dopo 7 minuti dall’inizio del film, nella via dove abitano i coniugi Mills i suoi palazzi iniziano tutti con il civico numero 7. Il pacco con la testa di Tracy arriva alle 7. Ironicamente Seven fu anche il settimo incasso più alto dell’anno al cinema.
La riproduzione della testa di Tracy, contenuta all’interno della scatola, nel film non si vede, poiché in effetti non viene utilizzata. Venne invece ‘riciclata’ nel 2011 per il film ‘Contagion’ al momento dell’autopsia del personaggio interpretato da Gwyneth Paltrow nella pellicola.
Kevin Spacey curiosità sul suo personaggio in Seven
Il personaggio di Kevin Spacey venne tenuto celato durante tutta la promozione del film, nessuno al di fuori del progetto sapeva della sua presenza, non venne citato nemmeno nei crediti iniziali. Il personaggio era rasato a zero ma Kevin Spacey accettò di tagliarsi i capelli solo se anche il regista lo avesse fatto. David Fincher ovviamente accettò.
John Doe, come viene chiamato il killer, è il nome generico che in polizia si usa per gli ignoti. È sicuramente uno dei personaggi più spaventosi di sempre, eppure non lo si vede mai fare del male a qualcuno.
L’agghiacciante finale del film venne molto contestato dai produttori della New Line Cinema che chiesero a gran voce di modificarlo. I due attori (Pitt e Freeman) e anche il regista, dichiararono che si sarebbero ritirati dal progetto se ciò fosse accaduto. Tra le tante location in cui venne girato il film vi è anche l’Ambassador Hotel di Los Angeles che è il luogo in cui venne ucciso Robert Kennedy nel 1968.
Se fermiamo il film a 1 ora, 52 minuti e 53 secondi si può vedere un’immagine del viso di Tracy per una frazione di secondo, una sorta di messaggio subliminale proprio nel momento in cui Mills spara al killer dopo aver fatto la tragica scoperta.