Ospite di Domenica in, Christian de Sica si è raccontato alla sua amica Mara Venier e ha rivelato alcuni retroscena della sua infanzia.
Christian de Sica è tra gli attori più amati del cinema italiano. Protagonista dei cinepanettoni degli ultimi decenni, De Sica è l’immagine di un nuovo modo di fare comicità. Oltre che al cinema ha lavorato in teatro ed è un appassionato di musica. Nato e cresciuto nel mondo dello spettacolo grazie alla popolarità del padre Vittorio, anche i suoi figli lavorano nel cinema: la figlia Maria Rosa è una costumista e Brando ha intrapreso la strada della regia.
Nel salotto di Domenica in, accolto dalla sua amica Mara Venier con cui Christian ha un rapporto speciale d’affetto, l’attore ha parlato della sua infanzia. De Sica ha ricordato alcuni aneddoti che riguardano il padre. Quando lui è nato Vittorio de Sica era già molto popolare e per Christian non è stato facile avere una quotidianità con il genitore che spesso era assente da casa e non solo per lavoro. Inoltre De Sica ha dichiarato d’essere il figlio dell’amante del padre. Per un lungo periodo il genitore si è diviso tra due famiglie e non aveva il coraggio di dire la verità.
In particolare l’attore ha rivelato che a Natale il padre era solito fare una cosa inaspettata. Riusciva a trascorrere le festività di fine anno con entrambe le famiglie senza essere scoperto e lo ha fatto a lungo. Christian ha raccontato anche come riusciva ad ingannare entrambe le compagne e i loro figli. Due famiglie, due Natali, due pranzi: ecco cosa ha raccontato l’interprete di Vacanze di Natale.
Christian de Sica: “Ero il figlio dell’amante”
Anche oggi che un uomo adulto, realizzato professionalmente e da qualche settimana anche nonno, Christian de Sica ha un ricordo preciso di quando il padre a Natale scappava per andare dall’altra famiglia. Si considera ancora il figlio dell’amante, cosa che in passato l’ha fatto soffrire terribilmente:
“Io ero figlio dell’amante di mio padre, lui era sposato con un’altra attrice che si chiamava Giuditta Rissone e aveva una figlia, mia sorella. Non aveva il coraggio di dircelo ma lui faceva tutto doppio” Ha poi concluso: “...il 24 mangiavamo prima i tortellini, il cappone e panettone, poi si metteva a letto, prendeva un taxi e attraversava Roma, andava ai Parioli, si metteva a tavola con la prima moglie e mangiava i tortellini, il cappone e panettone. Anche il 25 la stessa cosa, tutto doppio faceva!”
