L’attrice Sharon Stone non ha mai avuto paura di esprimere i propri pensieri: la rivelazione su Robert De Niro lascia di stucco.
La selezione accurata dei ruoli da interpretare può fare la differenza sul successo o meno di un’artista: nel momento in cui i produttori cominciano ad associare alla figura di un’attrice una determinata tipologia di personaggi, è probabile che quest’ultima fatichi a maturare sul set, in quanto imprigionata nell’immagine che il pubblico ha sviluppato di lei.
Charlize Theron ad esempio ha dovuto combattere a lungo contro la sua stessa bellezza, una fisionomia così affascinante tanto da oscurare il suo incredibile talento. Nel 2003 si ritrova sul set di Monster, un progetto che le permette di deturpare il suo viso, dimostrando di avere molto di più da offrire al mercato cinematografico.
La collega Sharon Stone non ha avuto la sua stessa fortuna. Classe 1958 debutta sul grande schermo con Stardust Memory, lungometraggio diretto da Woody Allen in cui l’attrice ricopre il ruolo di una semplice comparsa. Il reale successo arrivò nei primi anni ’90 con Basic Instinct di Paul Verhoeven, progetto record di incassi in cui Sharon Stone interpreta la seducente Catherine Tramell.
L’attrice ottiene così la sua prima candidatura ai Golden Globe come Miglior attrice protagonista, distruggendo al contempo la sua carriera artistica. Da quel momento, salvo qualche rara eccezione, i produttori cinematografici non hanno avuto altro da offrire alla Stone se non il classico ruolo da femme fatale.
Nel 1995 l’attrice torna in sala al fianco della golden couple formata da Robert De Niro e Joe Pesci nel film di Martin Scorsese, Casinò. L’opera diretta dal regista premio Oscar le valse la prima e unica candidatura agli Academy come Miglior attrice protagonista. L’esperienza al fianco di Robert De Niro le diede un po’ di sollievo, soprattutto rispetto alla misoginia diffusa negli studios hollywoodiani.
Sharon Stone, le parole su Robert De Niro colpiscono profondamente i fan dell’attrice
L’attrice statunitense è tornata a parlare del collega Robert De Niro e della sua collaborazione sul set di Casinò. Le parole di Sharon Stone hanno alimentato ulteriormente le polemiche, soprattutto rispetto all’argomento della misoginia associata allo show business americano.
L’ex modella ha dichiarato di aver lavorato con moltissimi grandi artisti, riscontrando una tendenza in molti di loro a voler impartire consigli e lezioni non richiesti. L’immagine della donna viene così oscurata dal patriarcato, i cui membri si prendono la briga di insegnare i segreti del mestiere a chi non ne ha fondamentalmente bisogno.
Due dei pochi attori non misogini sarebbero proprio Robert De Niro e Joe Pesci. Sharon Stone ha spiegato di aver lavorato piacevolmente con entrambi gli attori, in una collaborazione percepita finalmente alla pari. Si tratta tuttavia di una rara eccezione, rispetto ai decenni di esperienza dell’attrice all’interno del mercato cinematografico.
“Non mi hanno ascoltata, non hanno permesso alla mia performance di oscurare la loro” – sono state le sue parole rispetto alle collaborazioni con colleghi – “Sono molto misogini. Robert De Niro non lo è, e nemmeno Joe Pesci. Quelli no. Ma ho lavorato con molti che sono così”. E riguardo la sua carriera artistica, Sharon Stone ha ribadito: “Non sono l’attrice più popolare […] perché la gente non vuole sentire le mie opinioni” – ed ha poi concluso – “Sono entrata in questo mondo con l’aspetto di una Barbie ed è difficile avere l’opportunità di essere qualsiasi altra cosa”.
