Ospite di Che tempo che fa, Alberto Angela ha parlato degli ultimi mesi di vita del padre e dei suoi progetti tv legati a SuperQuark.
Volto culturale e scientifico della Rai Alberto Angela ha ereditato dal padre la sua passione per il sapere. Una passione che i due divulgatori scientifici hanno deciso di condividere con il loro vasto pubblico. A nove mesi dalla morte di Piero Angela, il figlio è stato accolto nel salotto di Fabio Fazio per parlare dei suoi prossimi progetti di lavoro. Il conduttore ha rivelato anche quale sarà il destino di SuperQuark, i telespettatori si aspettano una nuova edizione condotta da lui.
Dopo gli studi all’estero e gli approfondimenti in paleontologia, Alberto ha intrapreso la carriera del genitore divenendo un affermato un divulgatore scientifico. Come il padre è riuscito a portare la conoscenza nelle case degli italiani applicando il principio “ludendo docere“, cioè “insegnare divertendo” che Piero aveva fatto suo, dimostrandone il successo. Ulisse – Il piacere della scoperta, Quark e SuperQuark sono solo alcuni dei format che Piero ha portato in prima serata ottenendo un’attenzione inattesa dei telespettatori che grazie al suo modo di raccontare hanno dato credito a nozioni storiche, ma anche scientifiche.
In molti si aspettano che Alberto Angela prenda il posto lasciato dal genitore, un posto che ha un certo peso e che non inizialmente non si sentiva d’occupare. I vertici Rai gli hanno lasciato la libertà di decidere se mandare in pensione i format realizzati da Piero o assumerne la direzione: lui è l’unico in grado di poterlo fare. Alberto ha riferito a Fazio la sua decisione e perchè in un primo momento ha esitato nell’accettare la proposta della rete di stato: “Inizialmente volevo rifiutare l’offerta della Rai di prendere in mano la conduzione di Superquark. Poi ho cominciato a pensare questo: è giusto che la rotta che lui ha tracciato e per cui ha lavorato per decenni si fermi qua? Lui ha lavorato decenni per giungere qui.”
Dopo un’attenta analisi Alberto Angela ha deciso di proseguire il lavoro del padre Piero, ha ritenuto opportuno non vanificare tutto l’impegno che il defunto divulgatore scientifico ha messo per portare la cultura nelle case degli italiani. Alberto ha posto però una condizione alla Rai, condizione che i vertici di rete hanno condiviso e accettato:
“Ho raccolto questa fiaccola rimasta per terra. Quindi continueremo SuperQuark, ma non lo chiameremo SuperQuark, perché quello è di papà, è il suo vestito, il suo vascello. Ho chiesto alla Rai di togliere il titolo un po’ come si ritira la maglia di un calciatore.” Ha poi concluso: “Cambieremo titolo e continueremo sulla stessa rotta, SuperQuark c’è, il gruppo di lavoro resta quasi tutto. Ci sarà una sorta di evoluzione. Cominceremo quest’estate, per me è una enorme sfida.”
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