Gabriele Muccino ha presentato alla stampa la seconda stagione di A Casa tutti bene: ecco cosa ha rivelato sugli attori protagonisti.
In seguito al successo del film A Casa tutti bene, realizzato da Gabriele Muccino con un casto d’attori italiani d’elite, il regista ha accettato di dirigere anche la serie. Dopo una prima stagione, andata in onda su Sky Serie, NOW e disponibile in streaming il regista ha accettato di fare una seconda serie. Le nuove 8 puntate sono state presentate in una conferenza stampa dov’era presente proprio il regista.
Come da copione il secondo capitolo di A Casa tutti bene è ben collegato al precedente. Le storie sono state studiate per tenere in piedi alcune trame e dare spazio a quei personaggi che più hanno interessato il pubblico. Un lavoro di squadra realizzato tra sceneggiatori e il regista e che ha quanto pare ha dato un risultato vincente. Muccino ha riferito che portare il suo lavoro dal cinema alla televisione non è stato facile, anche perchè la fiction non è il suo habitat naturale: “Certo poi ho dovuto capire come girare per la televisione, alla fine ho portato il mio linguaggio cinematografico in questo contenitore che ti dà il lusso di avere più tempo per raccontare i personaggi che metti in scena“.
Il regista ha spiegato che nella serie ha potuto dare più spazio ai personaggi, è riuscito a intensificare i dialoghi rendendo ogni scena più vera e coinvolgente. Come nella vita anche in A casa tutti bene i personaggi sono affetti da frenesia, ma questo non è stato un problema per Muccino che ha un talento speciale nel riuscire a cogliere anche i momenti meno in vista di una scena: “… mi viene abbastanza facile mettere la macchina al centro dell’azione come un arbitro sul ring tra due pugili“.
Gabriele Muccino: “I miei attori vivono l’esperienze dei loro personaggi”
A casa tutti bene è tra le serie maggiormente viste in tv. Il successo della prima stagione ha richiesto la realizzazione di un nuovo capitolo che Muccino è stato felice di realizzare. Muccino ci tiene a sottolineare che la veridicità delle storie della fiction è data dall’emotività totale che travolge gli attori, che sono spinti a vivere in modo anche fisico i ruolo interpretato:
“Sono schietto nel dirgli quando non sono alla temperatura giusta. Una parte di quella simulazione diventa vita reale, gli attori vivono quelle esperienze.” Ha poi concluso: “Questo è il mio modo di pensare il cinema, piuttosto che simulare una cosa la voglio vivere come spettatore. In A casa tutti bene porto i miei attori a vivere le esperienze dei personaggi, devono raggiungere quella temperatura“.