La protagonista di Mercoledì – Jenna Ortega – nuovamente al centro della gogna mediatica: le sue affermazioni fanno discutere.
Jenna Ortega è finita nuovamente nel mirino della gogna mediatica a causa di alcune affermazioni riguardo la sceneggiatura di Wednesday. Sembra infatti che l’attrice abbia ammesso di aver improvvisato alcune battute durante le riprese, in quanto non considerava il copione in linea con il personaggio da lei interpretato. Prima di analizzare quanto accaduto tuttavia, occorre affrontare un argomento altrettanto importante: lo sciopero indetto dal sindacato Writers Guild Of America (WGA), responsabile della tutela degli sceneggiatori in quanto lavoratori.
L’avvento e la diffusione di prodotti televisivi presso le singole piattaforme di streaming ha comportato inevitabilmente una maggiore richiesta dal punto dei vista dei contenuti. Gli sceneggiatori hanno dunque triplicato le ore di lavoro, senza ricevere alcun tipo di incremento dello stipendio. Inoltre, di fronte ad un rallentamento nella stesura dei copioni, gli studios hanno pensato di usufruire dell’Intelligenza Artificiale in sostituzione appunto della manodopera umana. Questo ha alimentato il malessere dei professionisti del mestiere, i quali hanno deciso dunque di iniziare lo sciopero martedì 2 maggio.
Parliamo di un fatto avvenuto già quindici anni fa, precisamente nel 2007, anno in cui lo sciopero degli sceneggiatori costò ben 2 miliardi di dollari agli studios di Los Angeles. Oggi, considerando il numero di prodotti richiesti dallo show business, la perdita in termini di denaro potrebbe persino triplicare. Diversi volti noti del panorama cinematografico internazionale hanno sostenuto la protesta: dal regista premio Oscar Steven Spielberg, agli attori di fama mondiale George Clooney e Tom Hanks. In fase di protesta, anche Jenna Ortega ha conquistato il suo piccolo spazio, in questo caso tutt’altro che positivo.
Jenna Ortega al centro della gogna mediatica: gli sceneggiatori si scagliano contro l’attrice
In un tale clima di tensione, sicuramente non deve far piacere ad un professionista sentire che un’attrice di appena 20 anni avrebbe modificato autonomamente la sceneggiatura perché non in linea con il suo personaggio. Nel corso della protesta dunque, diversi autori come Nick Adams, ma anche Brandon Cohen e Karen Joseph Adcock avrebbero tirato una frecciatina all’interprete di Wednesday, scatenando la gogna mediatica sulla giovane artista.
“E’ meglio che Jenna Ortega torni a New York per il suo turno pomeridiano allo sciopero” – ha tuonato lo sceneggiatore di Bojack Horseman; “Senza sceneggiatori, Jenna Ortega non avrà nulla da prendere a pugni” – ha punzecchiato l’autore di House Party. I fan dell’attrice, in seguito ad una tale diffusione di odio, sono intervenuti in difesa di Jenna Ortega, sostenendo che molti degli sceneggiatori avrebbero utilizzato in modo immotivato la sua immagine come capro espiatorio.