‘Colazione da Tiffany’, il film gioiello di Blake Edwards con Audrey Hepburn è costellato di trucchi e segreti. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il celebre film con Audrey Hepburn e George Peppard del 1961 è tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote del 1958.
Il romanzo è ambientato a Manhattan, New York e parla di una giovane, Holly Golightly una ragazza eccentrica, attrice mancata, eterna bambina, circondata da personaggi sopra le righe come lei. Quando il libro venne pubblicato nel 1958, il Time definì la sua protagonista “la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po’ cresciuta e una giovanissima Auntie Mame (la protagonista del romanzo Zia Mame di Edward E. Tanner) sola, ingenua e un po’ impaurita”.
Truman Capote per dare un volto ad Holly, aveva già scelto un’attrice: Marilyn Monroe. Tuttavia, la parte venne considerata troppo audace per lei, parlando di una giovane donna senza lavoro, che usciva con uomini ricchi in cambio di regali o soldi. Il film per l’epoca trattava temi molto delicati e trasgressivi e per poter distrarre la censura da determinati momenti, lo sceneggiatore, George Axelrod dovette addolcire molto il finale, che infatti nel libro è completamente diverso e vennero inserite delle scene di sesso per Paul, così da poter spostare l’attenzione su di lui.
Non si sa se sia più famoso il film o l’abito indossato da Audrey nel film stesso. Il tubino nero il “Little black dress” creato dalle sapienti mani di Hubert de Givenchy, venne venduto nel 2006 all’asta da Christie’s ad una cifra superiore a 800 mila dollari. L’abito venne indossato continuamente durante tutta la durata del film, a cambiare erano solo gli accessori.
Girare dentro il famoso negozio, Tiffany, non fu semplicissimo. La gioielleria accettò di aprire di domenica, cosa che non accadeva dal diciannovesimo secolo. Durante le riprese inoltre vennero messe a guardia del punto vendita, ben 40 guardie armate.
L’ormai celebre brano che Audrey suona con la chitarra sulla scala anti-incendio, venne scritto da Henry Mancini appositamente per lei. Il pezzo, tuttavia, rischiò spesso di venire tagliato dal film ma fortunatamente ciò non avvenne e “Moon River” si portò anche a casa un Oscar come miglior canzone originale.
L’interno del delizioso appartamento di Holly, venne naturalmente ricreato in studio. Gli esterni invece al numero 169 East, 71st Street e Lexington Avenue, in Upper East Side di Manhattan. L’immobile è stato venduto nel 2014 il prezzo si aggirava intorno ai 10 milioni di dollari.
La famosa scena della festa a casa di Holly doveva rendere al massimo lo stile di vita fuori controllo non solo della protagonista ma anche di tutti i suoi amici. Il regista per poterli far immergere nella parte in modo completo, procurò loro vero champagne, cibarie di tutti i tipi e sigarette. Per poter invece rendere un’atmosfera appannata, installò una macchina per il fumo. Una sequenza che diede molto lavoro, per completarla furono necessari sei giorni.
I due attori principali del film, Audrey Hepburn e George Peppard, avevano due stili e due formazioni completamente differenti. Peppard si era formato con il Method acting, che non si fondeva assolutamente con il modo di recitare della Hepburn. Sul set i conflitti tra i due erano frequenti, tuttavia, rimassero ottimi amici fino alla fine dei loro giorni.
Oltre a Holly e Paul, importante protagonista del film il micio rosso chiamato dalla protagonista semplicemente “Gatto”. In realtà il felino Orangey era interpretato da un grande professionista a quattro zampe che è anche presente con una sua scheda personale su IMDB.
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