E.T. è uno dei film di Steven Spielberg più amati e conosciuti ma vi sono alcuni dettagli poco noti al pubblico e una recente considerazione fatta dal regista stesso che vi lasceranno senza parole.
Ci si può pentire di un film come E.T.? Con il tempo è frequente ripensare al proprio lavoro e individuarne delle criticità, tuttavia se si parla di un film come E.T. si fatica a credere che possano esservi dei punti deboli. Quali sono state le considerazioni fatte recentemente da Spielberg in merito ad uno dei suoi film più apprezzati?
E.T. l’Extraterrestre, conosciuto da tutti semplicemente come E.T. è un film di fantascienza del 1982 diretto e prodotto da Steven Spielberg. Ha dunque compiuto l’anno scorso 40 anni. La storia è ben nota, narra di un piccolo e goffo alieno lasciato per errore sulla terra, che fa amicizia con un ragazzino, Elliott. La storia è stata scritta da Melissa Mathison, basata secondo quanto dichiarato da Spielberg, da un amico immaginario ‘creato’ a seguito del divorzio dei suoi genitori.
Il film venne presentato in anteprima in chiusura al Festival di Cannes il 26 maggio 1982. Ebbe un enorme successo al botteghino, tanto da diventar il maggior incasso di sempre, superando perfino Guerre Stellari, record rimpiazzato poi nel 1993 sempre per un film di Spielberg, Jurassic Park.
Noi conosciamo un E.T. dallo sguardo tenero e dalla camminata buffa, l’idea iniziale era però ben diversa. E.T. era previsto, infatti che fosse un film horror. Doveva chiamarsi Night Skies e l’alieno doveva essere malvagio. Fortunatamente il regista cambiò idea. Spielberg aveva pensato ad E.T. come un essere ‘brutto, ma non spaventoso. Come una tartaruga senza guscio’’.
Fu scelto Carlo Rambaldi per la realizzazione del piccolo alieno, con le seguenti direttive di Spielberg: altezza un metro, piedi sproporzionati ed il collo bello lungo, il progetto costò un milione e mezzo di dollari. Il risultato fu un bel premio Oscar per gli effetti speciali. Anche la voce di E.T. passò alla storia, e doppiarlo fu Pat Welsh, un’anziana fumatrice che venne assunta per 69 giorni di riprese a 380 dollari.
Steven Spielberg è intervenuto al Time 100 Summit, ha voluto parlare di un dettaglio riguardante la lavorazione di E.T., una scelta a suo avviso sbagliata, che se potesse tornare indietro non rifarebbe. Il noto regista è pentito di aver sostituito nel film, le armi con dei walkie-talkie, ha spiegato: “È stato un errore, non avrei mai dovuto farlo. E.T. è un prodotto della sua epoca, nessun film dovrebbe essere rivisto sulla base delle idee del momento, che sia per scelta volontaria o perché si è costretti a farlo”.
Il regista ha inoltre aggiunto: “Per E.T. ero sensibile al fatto che gli agenti federali si avvicinassero ai bambini con le armi da fuoco esposte e ho pensato di cambiare le pistole in walkie-talkie. Sono passati gli anni e ho cambiato la mia idea su questo. Non avrei mai dovuto incasinare il mio lavoro e non consiglio a nessuno di farlo”.
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