Russell Crowe è protagonista di un nuovo film che sta facendo molto parlare di sé in questi giorni, da quando è uscito nelle sale italiane, il 13 aprile.
Stiamo parlando de ‘L’esorcista del Papa’, dove Crowe interpreta il ben noto Padre Gabriele Amorth, il più noto esorcista della storia.
Russell Crowe è a suo agio in Italia da quando, nell’ormai lontano 2000, vestì i panni di Massimo Decimo Meridio nel film di Ridley Scott, ‘Il Gladiatore’. All’epoca, tuttavia, i ciak avvennero quasi tutti a Malta. In questo caso invece, l’attore neozelandese, si è potuto godere di più la Capitale, con delle vesti parecchio distanti dal feroce Gladiatore.
Il film ‘L’esorcista del Papa’ è approdato nelle sale da pochi giorni e già sta scalando la classifica delle pellicole più viste, si trova infatti al secondo posto dopo Super Mario Bros. Diretto dal regista australiano Julius Avery, il film è un horror e avventura al tempo stesso con diverse sfumature ironiche che l’attore ha abbracciato con entusiasmo. Crowe risulta infatti perfettamente calato nella parte del noto esorcista Vaticano, Padre Gabriele Amorth, morto nel 2016 a 91 anni.
L’esorcista del Papa è un film ispirato ai libri di Padre Gabriele Amorth. Nel film, il Papa, interpretato da Franco Nero, chiede di indagare su una serie di eventi, in particolare sulla possessione di un giovane. Il mondo cattolico non ha accolto il film con entusiasmo, il quotidiano L’Avvenire, ha precisato: «C’è tutto meno Padre Amorth». Russell Crowe ha parlato del film in termini entusiastici, dichiarando, secondo quanto riportato da Il Messaggero, di aver fatto un lavoro pazzesco e di aver potuto conoscere da vicino un uomo di grande fede.
Russell Crowe questa volta ha potuto vivere Roma più da vicino, proprio perché malgrado tutti lo identifichino con il Gladiatore, all’epoca delle riprese, la maggior parte dei ciak avvennero a Malta, e non a Roma e non potè apprezzare appieno la Capitale, lui che dal sindaco Roberto Gualtieri ha ricevuto anche l’incarico di ambasciatore permanente di Roma. A questo punto, ricorderemo Crowe nei panni del Gladiatore, o a bordo della Lambretta, con alle spalle San Pietro? Un moderno Audrey Hepburn rivisitato.
Russell Crowe, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano il Messaggero, ha spiegato di non essere un amante degli horror, ma di aver voluto abbracciare questo progetto proprio perché trattasi di un qualcosa di particolare, con sfumature horror, di avventura e anche momenti di grande ironia, ha spiegato: “È una storia a cavallo tra Indiana Jones e James Bond”.
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