Si conclude stasera, mercoledì 7 aprile, la miniserie Svegliati amore mio, alle ore 21:20 su Canale 5. Che cosa succederà ai protagonisti Sabrina Ferilli (Nanà) ed Ettore Bassi (Sergio)? Riuscirà la donna a smascherare una volta per tutte gli illeciti dell’acciaieria? Ecco per voi tutte le anticipazioni.
Nell’ultima puntata Nanà organizza un corteo di donne contro la Ghisal
Nei precedenti episodi, Nanà e Sergio sono rimasti sconvolti dalla malattia della figlia Sara, che è affetta da leucemia. La dottoressa Manuela Placido – interpretata da Veruska Rossi – aiuta la madre a capire l’origine del tumore delle figlia. Si scopre così che la causa della malattia sarebbero le polveri sottili di diossina, emesse dall’acciaieria Ghisal. Per anni, lo scandalo sull’inquinamento atmosferico è da anni tenuto a tacere. La fabbrica è riuscita a coprire il dolo, attraverso relazioni compiacenti con la stampa locale, il direttore dell’Ospedale Santa Lucia e anche con la chiesa di quartiere. Anche i parenti delle persone decedute preferiscono non testimoniare contro la Ghisal, per paura di perdere il posto di lavoro. Nel frattempo Sergio, che si è salvato dopo un incidente in fabbrica, diventa il responsabile della manutenzione dell’acciaieria. Mimmo ( Francesco Arca), invece – ex fidanzato di Nanà – verrà ritrovato morto. La polizia sospetta che Sergio abbia assassinato il suo amico, deceduto a seguito di una colluttazione avvenuta tra i due.
Poco prima di morire Mimmo – licenziato dalla Ghisal – aveva minacciato di rivelare i segreti dell’acciaieria.
Nell’ultima puntata di Svegliati amore mio, Sergio dovrà difendersi non solo dalle accuse della polizia, ma anche dai sospetti che ha Nanà. In ospedale Sara avrà un malore e anche Lorenzo, un altro giovane paziente ricoverato per un linfoma al sangue, si aggrava. A questo punto Nanà chiamerà le madri a protestare contro la Ghisal. Non solo. Le donne si mobiliteranno anche per sostenere Stefano, il giornalista che ha pubblicato reportage sui danni ambientali provocati dall’acciaieria. Il direttore Ettore Tagliabue (Massimo Popolizio) cercherà di difendere la fabbrica.