Speravo de morì prima, la serie dedicata agli ultimi due anni della carriera di Francesco Totti, si è conclusa, lasciandoci con una lacrimuccia sul viso. Nel corso delle puntate, abbiamo visto – nella straordinaria interpretazione di Pietro Castellitto – ciò che significa avere una vera passione nel cuore.
Speravo de morì prima: finisce la serie, ma la storia continua
In sei episodi abbiamo compreso cosa ha significato per Francesco Totti la fine della sua carriera, come fuoriclasse della Roma. Grazie anche alla bravura dell’attore Pietro Castellitto, che si è calato perfettamente nel ruolo d’ er Pupone e a Greta Scarano, che ha interpretato Ilary Blasi. Speravo de morì ci ha fatto conoscere il grande amore che lega i due protagonisti. Francesco Totti e Ilary Blasi sono una delle coppie più amate d’Italia che – nonostante rappresenti un cliché dello showbiz – è riuscita a costruire una famiglia fondata su un amore forte e duraturo. La serie ha confermato tutto questo. Puntata dopo puntata, si comprende quanto il rapporto con Ilary sia stato fondamentale per Totti, in questo periodo difficile della sua vita. Gli ultimi due anni della carriera professionistica del capitano sono stati tutt’altro che tranquilli.
Nelle puntate abbiamo visto lo scontro che Totti ebbe con l’allora tecnico della Roma, Luciano Spalletti – Gianmarco Tognazzi – di cui ci fu un ampio rimbombo mediatico. Anche Ilary aveva preso pubblicamente le difese del marito, chiedendo rispetto per lui. Spalletti però mandò il capitano a casa prima della gara contro il Palermo. Nella serie Speravo de morì prima abbiamo poi visto come abbiano fatto pace, durante la festa per i quarant’anni di Totti. L’ultimo rinnovo per Francesco Totti, lascia il calciatore in uno stato di ansia, non riesce a dormire. Ma è grazie al sostegno della moglie che Totti riesce a focalizzarsi su ciò di cui si deve essere grati tutti i giorni. La serie Sky Original è tratta dall’autobiografia intitolata Un capitano, libro scritto da Totti insieme a Paolo Condò. Speravo de morì prima è stata diretta da Francesco Ribuoli, scritta da Stefano Bises, insieme a Michele Astori e Maurizio Careddu, e prodotta da Sky e Wildside.