Il 19 febbraio 2021 Massimo Troisi avrebbe compiuto 68 anni. Celebre interprete, sia di teatro che di cinema, oltre che sceneggiatore e regista, ricevette postume due nomination ai Premi Oscar 1996 per Il postino. Il suo nome ha impresso un segno indelebile nel cinema nostrano, grazie a pellicole intramontabili come Ricomincio da tre (1981), suo debutto sul grande schermo, Scusate il ritardo (1983) e Non ci resta che piangere (1984).
Sin dal suo esordio alla regia del 1981, Massimo Troisi mostrò di che pasta era fatto, riuscendo addirittura a far “tremare” un kolossal come Star Wars: Episodio V – l’Impero colpisce ancora. Secondo episodio diretto della celebre saga, ebbe la “sfortuna” di scontrarsi quell’anno con il comico italiano. Ecco perché.
Massimo Troisi, l’uomo che riuscì a “battere” Star Wars
Sin dai primi anni della sua vita, era chiaro che Massimo Troisi dovesse intraprendere una carriera nell’arte. Ancora giovanissimo, si approcciò alla scrittura vincendo un concorso di poesia. Appena quindicenne, avvenne il fatidico incontro con il teatro, che cambiò per sempre la sua vita. Insieme a Lello Arena e, in seguito, Enzo Decaro, strinse quel sodalizio artistico conosciuto come La Smorfia, che ebbe grande fortuna.
Dopo essersi esibiti sia a teatro che in televisione, il gruppo si sciolse all’inizio degli anni ’80. Massimo Troisi trovò fin da subito la sua dimensione, sia dietro che davanti la macchina da presa. Proprio nel 1981 esordì sul grande schermo, in veste di attore, sceneggiatore e regista, con Ricomincio da tre: un successo clamoroso. La pellicola gli consentì non solo di affermarsi come uno dei volti più rinomati della commedia italiana, ma anche superare un curioso primato.
Quello stesso anno, infatti, nelle sale cinematografiche italiane uscì L’impero colpisce ancora, sequel del noto Star Wars diretto da George Lucas. Nonostante il nome altisonante, in vetta nei cinema nostrani, durante la stagione 1980-1981, finì proprio la pellicola di Massimo Troisi. Al suo debutto sul grande schermo, il comico italiano era dunque riuscito a battere il secondo capitolo di uno dei franchise di maggior successo di sempre. Ricomincio da tre detiene, inoltre, il primato per essere stato il film italiano rimasto in sala più a lungo, con una cifra totale di bene 43 settimane. Un record che ancora oggi ci mostra l’importanza che Massimo Troisi ha avuto e continua ad avere, anche a distanza di 27 anni dalla sua prematura scomparsa. Auguri a una delle personalità più influenti che lo spettacolo italiano abbia mai conosciuto.