I timori si sono rivelati fondati. Notturo di Gianfranco Rosi è ufficialmente fuori dalla corsa per l’Oscar al miglior film internazionale. Già lo scorso 24 novembre la scelta presa dalla commissione di selezione istituita presso l’ANICA aveva suscitato reazioni contrastanti. Memori, infatti, della sorte toccata a Fuocoammare, diretto anch’esso da Rosi, durante l’edizione degli Oscar 2017, in molti avevano temuto un risultato analogo. Il documentario non riuscì a rientrare nella shortlist, così come ora è capitato anche a Notturno.
L’Italia, tuttavia, anche quest’anno si è fatta notare e potrebbe rientrare in alcune categorie. Così come per Fuocoammare, infatti, anche Notturno ha trovato posto nella shortlist come miglior documentario. Ma non solo: il nostro paese potrebbe concorrere per l’Oscar alla miglior canzone originale, grazie a Io sì (Seen), scritta da Laura Pausini e Niccolò Agliardi con Diane Warren.
Snobbato già dalla palmarès in seguito all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Notturno non concorrerà agli Oscar 2021 come miglior film internazionale. Si riaccende dunque la polemica contro l’ANICA, rea di non aver scelto il film più appetibile. Tra i super favoriti, spiccavano infatti Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo, vincitore come miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2020. A questo, si aggiunge inoltre La vita davanti a sé, per la regia di Edoardo Ponti, che ha segnato il ritorno di Sophia Loren davanti la macchina da presa.
Il film avrebbe di certo potuto essere trainato da un nome altisonante come quello della leggenda del cinema italiano. Produzione targata Netflix, la pellicola ha ricevuto inoltre due nomination ai 78° Golden Globes, tra cui quella come miglior film internazionale. La seconda, invece, come miglior canzone originale per il brano Io sì (Seen), che vede dunque Laura Pausini sempre più vicina agli Oscar 2021. Insomma, l’Italia quest’anno non concorrerà nella categoria in cui, nel 2014 trionfò con La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
Un altro giro (Danimarca) – Thomas Vinterberg
Better Days (Hong Kong) – Derek Tsang
Charlatan (Repubblica Ceca) – Agnieszka Holland
Collective (Romania) – Alexander Nanau
Cari compagni! (Russia) – Andrey Konchalovsky
I’m No Longer Here (Messico) – Fernando Frias
Hope (Norvegia) – Maria Sødahl
La Llorona (Guatemala) – Jayro Bustamante
The Mole Agent (Cile) – Maite Alberdi
Night of the Kings (Costa d’Avorio) – Philippe Lacôte
Quo Vadis, Aida? (Bosnia Erzegovina) – Jasmila Žbanić
Sun Children (Iran) – Majid Majidi
Due (Francia) – Filippo Meneghetti
A Sun (Taiwan) – Chung Mong-hong
The Man Who Sold His Skin (Tunisia) – Kaouther Ben Hania
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