Nonostante il primo capitolo abbia debuttato nelle sale cinematografiche ormai 20 anni fa, la saga di Harry Potter continua a far parlare di sé. Merito di ciò risiede anche nell’attesa riguardo al terzo capitolo della serie di film spin off, Animali Fantastici. Diretta da David Yates, la pellicola ha attirato l’attenzione dopo che la produzione si è trovata costretta a licenziare Johnny Depp. A ricoprire il ruolo di Gellert Grindelwald troveremo, dunque, Mads Mikkelsen.
Tuttavia, a riportare la saga di Harry Potter al centro del dibattito sono state recenti dichiarazioni che ha rilasciato un membro storico del cast. Stiamo parlando di Matthew Lewis, che i fan ricorderanno nel ruolo di Neville Paciock. L’attore britannico ha infatti ammesso di aver riscontrato non poche difficoltà nel rivedere i film che lo hanno reso famoso. Vediamo come ha giustificato questa sua avversione.
Harry Potter, Matthew Lewis non riesce più a vedersi nei panni di Neville Paciock: le sue parole
Sebbene sia entrato un po’ in sordina, Neville Paciock è presto diventato tra i personaggi più amati della saga di Harry Potter. “Imbranato” per natura, il giovane studente della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha dimostrato un coraggio fuori dal comune, d’ispirazione per chiunque. Tuttavia, nonostante la bellissima evoluzione di Paciock, pare che il suo stesso interprete abbia difficoltà a rivedersi in quei panni. Matthew Lewis, l’interprete ormai 31enne che ha vestito i panni del maghetto, ha infatti ammesso di aver difficoltà a rivedere l’intera saga dei film nati dalla penna di J. K. Rowling.
In una recente intervista al New York Times ha rivelato di aver riscontrato più di una difficoltà, proprio a causa del personaggio che lo ha reso famoso, Neville Paciock. “Per me la maggiore difficoltà nel riguardarmi nel ruolo di Neville in Harry Potter è questa mia identificazione in lui, perché trovo veramente complicato rivedermi in un personaggio in cui emerge una buona parte della mia vera personalità“- ha rivelato Lewis, affermando di aver rivisto alcune delle sue fragilità nel piccolo maghetto, motivo per cui risulti per lui difficile se non “addirittura doloroso vedere quanto di me c’è in Neville. Quando lo guardo penso solo ‘quello non è Neville: sei tu‘”. Ciononostante, l’attore ha poi precisato di aver adorato il lavoro svolto con il franchise di Harry Potter e di continuare ad essere associato a quel “mondo fantastico”. Un mondo che, indubbiamente, gli ha dato tanto.