Prossima ormai al debutto su Netflix, Fate – The Winx Saga è sicuramente tra le uscite più attese della piattaforma. La serie, basata sul cartone animato Winx Club, di cui costituisce una sorta di live action (anche se in realtà ne è solo il punto di partenza), è stata creata da Iginio Straffi, celebre produttore italiano che ha creato il format. Oltre a lui, troviamo Brian Young mentre, a occuparsi della produzione, Archery Pictures in associazione con Rainbow.
Nata all’insegna del cartone animato italiano, Fate – The Winx Saga ha suscitato grande curiosità sin dall’uscita del primo teaser. Rilasciato il 10 dicembre 2020 sul sito ufficiale di Netflix, oltre ad accrescere le aspettative, ha tuttavia attirato alcune critiche. Vediamo dunque cosa dovremo aspettarci per la nuova serie, nata già all’insegna della polemica.
Per un totale di 6 puntate, che potranno essere viste a partire dal prossimo venerdì, Fate – The Winx Saga è già una delle serie più “controverse” di Netflix. Tra quanti la vedranno per criticarla e quanti, invece, curiosi nell’assistere alle famose fate, nate dalla penna di Iginio Straffi, in carne ed ossa, la serie è un successo annunciato.
Tuttavia, alcuni aspetti l’hanno resa oggetto di critiche feroci. La nuova creatura di Netflix ha infatti ricevuto rimproveri per quanto riguarda la raffigurazione di alcune tra le protagoniste originali. In tal senso, la produzione di Fate – The Winx Saga è stata accusata di whitewashing, per quanto riguarda Flora e Musa. Le due fate, nella versione animata, hanno origine rispettivamente latina e asiatica (secondo il pubblico). Cancellarne le peculiarità ha dunque riservato alla piattaforma commenti non particolarmente lusinghieri, da parte degli utenti. La prima delle due fate citate, inoltre, ha cambiato nome nella versione “live action“, chiamandosi Terra. La seconda, invece, pare non avere più il potere legato alla musica, divenendo invece la fata delle emozioni umane.
Altra scelta che ha fatto discutere è la mancanza di Tecna, una delle componenti originali delle iconiche Winx, che dunque non potremo vedere. La storia sarà perciò incentrata su Bloom, Stella, Terra, Musa e Aisha e gli Specialisti, le controparti maschili delle fate. Le differenze, tuttavia, risiederebbero anche nel diverso target di riferimento che la versione animata e la serie Netflix hanno. Se la prima è rivolta a un pubblico prevalentemente composto da bambini, la seconda si rivolge ai giovani adulti. I protagonisti vivono la propria intimità, bevono, fumano: comportamenti non certo da mostrare ai più piccoli. Insomma, sicuramente Fate – The Winx Saga è riuscita ad attirare l’attenzione. Non ci resta, dunque, che aspettare il 22 gennaio per toglierci ogni eventuale dubbio.
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