Nel bene o nel male, possiamo dire che Florence Foster Jenkins sia passata alla storia. La cantante lirica, nota proprio per la sua mancanza totale di doti canore, ha fatto di questo fattore il suo marchio distintivo. La nonchalance, con la quale portava a termine le sue performance, getta comunque un velo di dubbio sulla reale consapevolezza delle sue (limitate) capacità. Nonostante ciò, era tuttavia conscia delle continue critiche, tanto da affermare: “La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato“.
Personaggio in un certo senso controverso, è stata in grado di suscitare dibattito e mantenere i riflettori puntati su di sé, anche decenni dopo la sua morte. La soprano ha infatti ritrovato nuova popolarità nel 2016, grazie alla pellicola a lei dedicata e che porta il suo nome. Interpretata da Meryl Streep, Florence Foster Jenkins ha ricevuto gli onori di una star. Una star che, in effetti, occupa un posto tutto suo nell’Olimpo della musica.
Florence Foster Jenkins, la soprano che non sapeva cantare “ritorna in vita” grazie a Meryl Streep: la storia vera
Florence Foster Jenkins, distribuito in Italia semplicemente come Florence, è uscito nelle sale cinematografiche nel 2016. Diretto da Stephen Frears e interpretato da Meryl Streep, Hugh Grant e Rebecca Ferguson, tra gli altri racconta l’incredibile storia della cantante lirica. Nata il 19 luglio 1868, a Wilkes-Barre, in Pennsylvania come Narcissa Florence Foster, fin da bambina ha mostrato una grande passione per la musica e un estro spiccato. Comincia a farsi conoscere come pianista, con il nome di “Little Miss Foster”, arrivando ad esibirsi anche alla casa bianca. I genitori, tuttavia, non credevano sufficientemente nelle sue abilità artistiche, tanto che ostacolarono il suo percorso.
Ostinata a perseguire il suo sogno, appena diciassettenne Florence scappa di casa, sposandosi con il dottor Frank Thornton Jenkins, del quale manterrà il cognome. Il legame tra i due, tuttavia, non sarà destinato a durare a causa anche del fatto che l’uomo le trasmette la sifilide. La malattia avrà un impatto negativo sulle articolazioni della donna, ponendo dunque fine alla sua carriera da pianista. Una mancanza che la diva non perdonerà mai al marito. Fortunatamente per lei, la donna trova nuovamente l’amore, grazie all’attore inglese St. Clair Bayfield. Di lì a poco la sua vita subisce una svolta decisiva.
Florence Foster Jenkins: la nascita della star, amata e criticata
Dopo le nuove nozze, la donna riceve una notizia inaspettata: il padre muore, lasciando tuttavia erede di una cospicua fortuna. A causa delle limitate possibilità riscontrate fino ad allora, Florence decide di investire tutto su se stessa. Prende lezioni di canto e fonda il Verdi Club, luogo destinato a tutti gli amanti di musica. Poco dopo, una volta presa “dimestichezza” a seguito delle lezioni, comincia ad esibirsi dal vivo come cantante.
Tutti rimangono esterrefatti dalla voce della soprano, ma non in senso positivo: Florence dimostra di non avere senso del ritmo né di sostenere alcuna nota. Tuttavia, il suo spiccato estro misto al carisma innato esercitano un fascino innegabile sul pubblico selezionatissimo. La donna comincia dunque ad attirare l’attenzione, facendo parlare di sé. Nonostante le critiche (lecite), la cantante diventa un fenomeno mediatico. I biglietti per i suoi spettacoli vanno a ruba: tutti plaudono questa donna, così sicura nei propri sfarzosi e (molto spesso) esagerati costumi scenici. In barba alle critiche, Florence Foster Jenkins supera i trent’anni di carriera, per poi spegnersi, nel 1944, un mese dopo l’ultimo, fortunato, concerto al Carnegie Hall, avvolta nella gloria ancora una volta.