La Mostra del Cinema di Venezia 2020 sarà ricordata come la più particolare della sua storia. Al via oggi, 2 settembre 2020, la kermesse ha dovuto infatti adeguarsi alle norme dettate dal Governo in merito al Coronavirus. Sono state così prese tutte le misure necessarie per evitare gli assembramenti. Alberto Barbera, il direttore, ne era perfettamente consapevole: era questo il prezzo da pagare per far sì che la manifestazione si svolgesse regolarmente. E, in fondo, il gioco è valso la candela. Perché c’era bisogno che la Biennale non venisse annullata. Perché era necessario dare lustro e importanza a un settore, quello del cinema, che negli ultimi mesi è stato dimenticato.
Il primo grande cambiamento della Mostra del Cinema di Venezia 2020 riguarda il red carpet, biglietto da visita della manifestazione e sul quale, da decenni, sono puntati tutti i riflettori. La passerella su cui sfileranno gli ospiti della kermesse ci sarà, ma diventerà quest’anno inaccessibile al pubblico. Un muro di cemento, alto due metri, è stato infatti eretto di fronte al tappeto rosso della Sala Grande, separando insindacabilmente chi è fuori da chi è dentro. Questo significa che nessuno potrà avvicinarsi a chiedere foto o autografi ai divi che presenzieranno al Festival. Sarà così impedito alle persone di affollarsi davanti alla passerella.
Ovviamente non sarà solo il red carpet a subire delle modifiche. Durante tutto il corso della Mostra del Cinema di Venezia 2020, i partecipanti – pubblico e accreditati – saranno sottoposti alla rilevazione della temperatura corporea e sarà negato l’accesso a coloro che la avranno superiore ai 37,5 gradi. In tutte le aree saranno inoltre disponibili igienizzanti liquidi per la sanificazione delle mani. Sarà inoltre obbligatorio l’uso della mascherina, sia in sala che nelle aree esterne. I posti in sala, drasticamente ridotti per garantire il distanziamento, dovranno infine essere prenotati preventivamente e/o acquistati tramite il sito web della Biennale di Venezia www.labiennale.org.
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