Sono stati i film on demand, e non le serie tv, i veri protagonisti di questo lockdown. A rivelarlo uno studio condotto da GFK Italia per Univideo, l’associazione italiana che si occupa della diffusione dell’home video e degli interessi delle aziende operanti nel settore. Stando ai risultati evidenziati dall’indagine, durante la quarantena gli italiani hanno deciso di mettere a frutto la grande quantità di tempo libero dedicandosi alla visione dei film on demand. Questa categoria è riuscita a superare, in termini di fruizione, anche quella delle serie televisive, che sembravano essere il prodotto più amato e consumato dal nostro Paese.
I film la spuntano sulle serie tv
Una tendenza, quella di preferire i film alle serie televisive per la fruizione on demand, che non si è limitata al solo periodo di lockdown. Stando a quanto evidenziato dall’indagine condotta da GFK Italia per Univideo, infatti, anche una volta terminato il periodo di quarantena gli italiani hanno continuato a prediligere i titoli cinematografici rispetto a quelli seriali. Non solo: il lockdown ha anche favorito la riduzione del divario generazionale per quanto riguarda la fruizione dei media on demand, avvicinando a questa tipologia di servizi categorie sociali che, spesso per ignoranza, ne erano rimaste escluse.
La crescita durante il lockdown
Oltre ai dati relativi alle preferenze degli italiani tra film on demand e serie tv nel periodo del lockdown, lo studio condotto da GFK Italia per Univideo ha messo in luce anche una costante crescita dell’home entertainment nel mercato audiovisivo italiano. Rispetto al 2018, infatti il 2019 ha segnato una crescita degli affari di questo settore, in particolar modo per ciò che concerne il digitale: un 39,7% di aumento rispetto al 33,2% riscontrato nell’anno precedente. Una crescita che si è acuita nel periodo del Coronavirus: durante la pandemia, il consumo di video digitali nelle famiglie italiane è cresciuto del 73% rispetto alla fase pre-Covid.