Oscar 2019, Donald Trump contro Spike Lee: “un attacco razzista”

Critiche per Spike Lee e per il suo discorso fatto sul palco degli Academy Awards dopo la vittoria del premio per la miglior sceneggiatura non originale. E le critiche sarebbero nate proprio da alcune accuse iniziali da parte dello stesso regista nei confronti del presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. Ma cosa è successo?

Trump attacca Spike Lee

In seguito al discorso compiuto sul palco degli Oscar lo scorso 24 febbraio, il regista Spike Lee è stato criticato da Donald Trump che ha scritto un lungo messaggio su Twitter. Queste le parole del presidente:

“Sarebbe stato bello se Spike Lee avesse potuto leggere i propri appunti, o meglio ancora non avesse avuto alcun appunto, mentre faceva il suo attacco razzista nei confronti del vostro Presidente, che ha fatto di più per gli afroamericani (Riforma della giustizia, i numeri più bassi nel campo della disoccupazione nella storia della nazione, tagli alle tasse, ecc.) rispetto ad ogni altro presidente!”.

Questa la reazione del presidente in seguito alle parole usate dal regista che ha dichiarato: “Le elezioni presidenziali del 2020 sono dietro l’angolo. Mobilizziamoci tutti, stiamo dalla parte giusta della storia, scegliamo l’amore sull’odio, facciamo la cosa giusta“. Un discorso chiaramente rivolto all’attuale presidenza quello del regista Spike Lee che ha voluto sottolineare anche la celebrazione della Storia degli afroamericani proprio nel mese di febbraio. “Voglio lodare i nostri antenati che hanno aiutato a costruire questa nazione. Siamo tutti collegati ai nostri antenati quando amiamo la nostra umanità”.

Spike Lee risponderà ora alle accuse del presidente?

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