Tratta dal romanzo di Caroline Kepnes, You è una serie rilasciata originariamente da Lifetime per approdare recentemente su Netflix, che produrrà in modo esclusivo la seconda stagione. La storia si sviluppa intorno alla relazione fra due ragazzi, il libraio Joe Goldberg (Penn Badgley) e l’aspirante poetessa Beck (Elizabeth Lail). Joe incontra Beck per caso nella libreria in cui lavora, restandone subito colpito. Troppo, dal momento che inizia a spingersi sempre più in là fino ad arrivare alla persecuzione.
You: luci e ombre del racconto
You è una serie che si distingue dalle altre, per diversi motivi. Il tema dello stalking, purtroppo attualissimo, viene affrontato in una maniera tipicamente americana, e cioè esagerata. Seguendo le diverse puntate si capiranno gli eccessi degli sceneggiatori, oltre ai molti tasselli che non riescono proprio ad incastrarsi. Prima di tutto: è possibile che ogni malfatta di Joe riesca a passare completamente inosservata? Inoltre gran parte del cast è formato da personaggi che nonostante la lunghezza della serie (e di ogni puntata) non vengono minimamente approfonditi, dal momento che la narrazione è praticamente affidata in modo totale al punto di vista del protagonista maschile.
Stalking e molestie ai tempi di Netflix: il messaggio di You
Nonostante ciò, You ha dei meriti che vanno sottolineati. È in ogni caso una serie godibile, scorrevole e lineare. Anche sul versante tecnico e artistico si tratta di un ottimo prodotto, visto il livello di recitazione più che buono e la regia ineccepibile. Ma, soprattutto, il coraggio di trattare un tema delicato come lo stalking in un modo diretto e senza ipocrisie. Il messaggio che vuole arrivare è quello di mettere sull’attenti ogni donna sin dal primo segnale non solo di pericolo, ma anche di sospetto. Messaggio che, sbavature di sceneggiatura a parte, si rivela assolutamente necessario.