Oggi, mercoledì 29 agosto, ha inizio a Venezia la Mostra del Cinema. L’Italia tifa per i tre italiani in gara per il Leone d’Oro e intanto si accendono le prime polemiche. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla 75 esima ediziona della Biennale di Venezia.
Oggi, mercoledì 29 agosto, ha inizio a Venezia la Mostra del Cinema. La 75 esima edizione della kermesse vedrà “First Man” (Il Primo Uomo) di Damien Chazelle come film d’apertura. Il regista e il protagonista Ryan Gosling sono attesi al Lido come altre star hollywoodiane come Lady Gaga e Bradley Cooper per “A Star Is Born“; Luca Guadagnino, Dakota Johnson e Tilda Swinton per il remake “Suspiria“; Emma Stone per “The Favourite“; gli italiani Alessandro Borghi e Jasmine Trica per “Sulla mia pelle“.
Il Festival è stato anche terreno fertile per alcune polemiche: la prima quella che ha interessato il servizio streaming Netflix, “accusato” dagli esercenti italiani. Durante la kermesse infatti saranno presentati ben 6 titoli in concorso che entreranno a pieno titolo nel catalogo del sito: 22 July di Paul Greengrass, Roma di Alfonso Cuaron, The Ballad of Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, The Other Side of the Wind e They’ll love me when I’m dead di Orson Welles. La decisione non era affatto piaciuta e in particolare le associazioni Anec e Anem avevano affidato le loro recriminazioni a un comunicato stampa ufficiale, in cui si leggeva: “L’esercizio rimane il principale canale di sfruttamento e valorizzazione di un’opera cinematografica. È in una fase di grave crisi, per via di problemi strutturali del mercato (stagionalità e fiscalità in primis) che meritano un approfondimento e un’analisi che si stanno sviluppando presso i competenti contesti istituzionali. La Legge Cinema ha fornito i primi strumenti: l’esercizio è a disposizione per lavorare a soluzioni utili al mercato, ma senza penalizzare questa fondamentale catena del valore. Pertanto, le associazioni dell’esercizio cinematografico si opporranno con ogni mezzo a tale proposta, se le convergenze sulle finestre di sfruttamento verranno disattese senza l’avallo dei cinema italiani”.
Ma le polemiche non si fermano qui! Il Festival è stato accusato anche di “maschilismo tossico“. Il direttore Alberto Barbera ha risposto così a chi critica le scelte fatte di non includere nel concorso film diretti da registe donne: “I film si scelgono per le qualità intrinseche e non perché sono fatti da donne“. Dopo lo scandalo molestie e la recente caccia alle streghe contro l’italiana Asia Argento, accusata di aver molestato il giovane americano Jimmy Bennet, la questione donne-cinema sembra essere un problema più profondo, le cui “colpe” andrebbero ricercate nel mondo del cinema in generale.
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