Verrà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, “Sulla mia pelle”, il film diretto da Alessio Cremonini che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi. La pellicola, basata su documenti ufficiali e racconti di amici e parenti del giovane geometra romano, sarà disponibile dal 12 settembre su Netflix e in tutti i cinema italiani.
Verrà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, “Sulla mia pelle”, il film diretto da Alessio Cremonini racconterà gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano morto in circostanze ancora sospette. Il caso balzò subito alla cronaca a causa della presenza delle forze dell’ordine, tra cui alcuni agenti della polizia penitenziaria, alcuni carabinieri e alcuni medici del carcere di Regina Coeli. Cucchi, infatti, era in stato di custodia cautelare dopo esser stato trovato in possesso di diverse confezioni di droga.
La sorella del giovane fu la prima ad insospettirsi per la morte improvvisa del fratello e così è iniziata una lunga indagine giudiziaria che ancora ora ha dei punti in sospeso. Alessio Cremonini, regista italiano, ha deciso di portare sul piccolo e grande schermo il caso affermando: “Il film è molto atteso dalla stampa italiana. La sorella di Cucchi è riuscita a far conoscere la storia del fratello ed a farci venire dei dubbi. Stefano è interpretato da Alessandro Borghi e il film è tutto incentrato sugli atti processuali, 10.000 pagine che abbiamo letto, vagliato e sviscerato, incontri con la famiglia e gli amici di Stefano. Tutto questo per realizzare un film che fosse il più possibile attinente alla realtà! E’ un film avvincente e vero, che restituisce la realtà di quello che ha passato Stefano”.
Nel cast due grandi attori italiani: Alessandro Borghi che vestirà i panni di Stefano Cucchi e Jasmine Trinca che invece sarà la sorella Ilaria. Così aveva commentato la sua partecipazioni l’attore di Napoli velata e Suburra: “Sono orgoglioso di prendere parte a questo progetto e onorato di interpretare il ruolo. Spero che il cinema possa essere uno strumento per fare informazione, per riflettere e per ricercare la verità. Cercheremo di far aprire gli occhi a chi ancora, per qualche motivo, non è riuscito a farlo”.
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