Monica Bellucci protagonista di una nuova mini-serie internazionale, interpreterà il personaggio leggendario della fotografa rivoluzionaria Tina Modotti.
Monica Bellucci interpreterà Tina Modotti, la famosissima fotografa friulana rivoluzionaria, antifascista e comunista che arrivò fino in Messico, ma visse anche negli Stati Uniti, In Canada, Austria, Russia. Monica Bellucci interpreterà questo nuovo importante ruolo nella mini-serie internazionale Radical Eye: The Life and Time of Tina Modotti.
A diffondere la notizia il giornale Variety che ha pubblicato anche la prima immagine dell’attrice nei panni della fotografa, diventata una vera e propria icona. A dirigere la serie sarà il regista italiano Edoardo De Angelis, noto soprattuttoper il film Indivisibili (sei David di Donatello e 6 Nastri d’Argento) e presente anche al prossimo Festival del Cinema di Roma (dal 18 al 28 ottobre ndr) con il suo nuovo film “Il vizio della speranza”.
La miniserie che vedrà impegnata la bellissima Monica Bellucci si confà di sei episodi e sarà girata in 3 lingue diverse: inglese, spagnolo e italiano. Time of Tina Modotti – secondo quanto scrive Variety – sarà prodotta dalla Pinball London di Paula Vaccaro insieme al marito Aaron Brookner. I due hanno collaborato alla stesura della sceneggiatura insieme alla produttrice spagnola Elena Manrique e ai messicani AG Studios fondati da Alex Garcia. Secondo quanto riporta il sito USA sarà presentata all’Indipendent Filmaker Project Forum di New York.
La figura di Tina Modotti è apparsa come personaggio nel film Frida, ma non ha mai avuto una sua produzione autonoma, nonostante in passato ci siano stati diversi tentativi di realizzarne un film. Ora finalmente questo “Personaggio leggendario” avrà lo spazio e l’attenzione che merita, anche grazie all’interpretazione di Monica Bellucci, che torna a recitare con un ruolo di rilevanza. Bellissima e coraggiosissima. Tina Modotti emigrò e visse in Austria, USA, Città del Messico, Berlino, Mosca, Spagna. Dopo un breve periodo come attrice del muto aveva trovato la fama come fotografa diventando musa di un altro fotografo Edward Weston, ma anche come fervida sostenitrice della sinistra rivoluzionaria negli anni Trenta. Nel dicembre del 1929 una sua mostra venne pubblicizzata come La prima rassegna fotografica rivoluzionaria in Messico. Solo un anno dopo venne espulsa dal Messico e tornò in Europa, partecipando alla guerra in Spagna. Poi dopo avarie vicissitudini, compreso il tentativo fallito di rientrare in Italia, tornò a Città del Messico più fino alla sua morte nel 1942 dopo una cena trascorsa in compagnia del suo compagno Vittorio Vidali conosciuto in Russia ma originario di Muggia, e degli amici più cari a casa dell’architetto Hannes Meyer. Il suo epitaffio lo scrisse Pablo Neruda per allontanare chi ricusano l’ipotesi di un possibile coinvolgimento proprio di Vidali, e il più indignato è il poeta che, con una splendida poesia dedicata a Tina, volle mettere fine alle strumentalizzazioni per celebrare soltanto l’esempio di una vita dedicata all’impegno politico, la passione rivoluzionaria, l’arte e l’amore. Al momento la miniserie non ha un network di riferimento ma sicuramente le offerte pioveranno da ogni dove.
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