Dal 29 novembre, arriverà in Italia il film su Freddie Mercury dal titolo “Bohemian Rhapsody”. Dopo tempestosi cambi di cast, il protagonista sarà Rami Malek per la regia di Bryan Jay Singer.
Arriva nelle sale cinematografiche italiane “Bohemian Rhapsody”, il film sulla vita del cantante dei Queen, Freddie Mercury. Distribuito dalla 20th Century Fox Italia, il lungometraggio sarà distribuito a partire dal prossimo 29 novembre. A vestire i panni del mitico protagonista sarà l’attore americano Rami Malek.
Bohemian Rhapsod è un’opera cinematografica diretta dal regista Bryan Jay Singer (L’Allievo, X-Man, Superman Returns), arricchita dalle bellissime ed intramontabili canzoni dei Queen. Da quanto si apprende il film, nonostante le difficoltà riscontrate nel rappresentare un mito della musica e una vera e propria icona senza tempo, dall’anteprima sembra ben promettere. Non deve essere stato di certo facile rappresentare una leggenda del rock e l’impresa diventa ancor più ardua se è la prima volta che si interpreta un ruolo da personaggio principale, come è accaduto al bel Rami Malek, che ha dichiarato: “Quando mi hanno scritturato – afferma l’attore nato a Los Angeles da una famiglia egiziana – ho pensato che questo sarebbe potuto essere il ruolo che avrebbe definito la mia carriera. Due minuti dopo però mi sono detto ‘mio Dio, potrebbe rovinarmela per sempre”.
Per l’attore 36enne, comparso in film come Una notte al museo e Il sangue di Cristo, si tratta in pratica della prima volta come attore principale ed è arrivato a questo ruolo in una produzione alquanto problematica: nelle vesti di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody ci sarebbe dovuto essere l’attore Sacha Baron Cohen, che però poi ha rifiutato. Un forfait dato dall’attore sembra per divergenze proprio con il gruppo dei Queen. Poi il ruolo è stato assegnato a Ben Whishaw, con la regia affidata a Dexter Fletcher, ma entrambi per motivi diversi e non troppo chiari si sono tirati indietro. E non finisce qui: nel dicembre 2017 la Fox fa sapere che il regista designato Bryan Singer sarebbe stato licenziato per assenza ingiustificata, ma poi torna sui suoi passi e riconferma Singer. È facile immaginare che dietro tutte queste tempeste e ripensamenti ci sia il taglio da dare al biopic. Vale a dire fino a che punto ci si possa spingere nel realismo della vita di un artista selvaggio e ribelle, come Freddie Mercury, diviso tra omosessualità e uso di droghe. Il film ripercorre comunque quindici anni della band londinese, dagli anni 70, con l’unione tra Mercury, Brian May e Roger Taylor (Gwilym Lee e Ben Hardy nel film), fino al celeberrimo Live Aid del 1985, sei anni prima della scomparsa del cantante.
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