Nuova polemica attorno a Bohemian Rhapsody, il film su Freddy Mercury ed i Queen che sarà distribuito in Italia il 2 novembre e negli Stati Uniti d’America a Natale: la 20th Century Fox è stata accusata di voler nascondere l’omosessualità del cantante, interpretato nel film dall’attore Rami Malek.
Bohemian Rhapsody, il film su Freddy Mercury ed i Queen distribuito in Italia il 2 novembre e negli Usa a Natale, torna al centro della ‘bufera’: stavolta, a far discutere, è l’omosessualità del cantante (interpretato nel film dall’attore Rami Malek, già visto nella serie tv Mr Robot), che sarebbe stata tenuta nascosta nel trailer (dove il protagonista sembra flirtare con una donna).
Tra le accuse formulate sul social network all’indirizzo della 20th Century Fox, c’è quella di voler nascondere l’omosessualità di Freddy Mercury per rendere il film più “appetibile”. E lo sceneggiatore statunitense Bryan Fuller, in un tweet, ha replicato ad un testo di presentazione del film della 20th Century Fox, in cui si legge: “Freddy Mercury, nonostante una malattia mortale, conduce la band in una delle performance migliori nella storia della musica rock”. Fuller ha specificato: “Cara 20th Century Fox, sì, si era una malattia mortale, ma più precisamente era AIDS, contratta per aver fatto sesso gay con degli uomini. Fai di meglio. #hetwashed”. Il tweet di Fuller è stato retweetato già oltre 700 volte (oltre 2300 i like).
La genesi del film Bohemian Rhapsody è stata particolarmente tormentata: inizialmente, il ruolo di Freddy Mercury sarebbe dovuto andare a Sacha Baron Cohen ma poi, per divergenze artistiche, l’attore rinunciò. Anche in cabina di regia c’è stato un avvicendamento: lo scorso dicembre il regista Bryan Singer è stato allontanato e sostituito con Dexter Fletcher, già regista di Wild Bill (2011), Sunshine on Leith (2013) e Eddie the Eagle – Il coraggio della follia (2016).
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