La coppia comica palermitana composta da Ficarra e Picone si è scagliata contro i premi David di Donatello, una delle cerimonie più importanti per il cinema italiano che andrà in onda il prossimo 21 marzo in diretta su Rai 1. Il motivo dell’attacco riguarderebbe la loro esclusione alla premiazione, a causa del regolamento “assurdo”, così come è stato definito dai diretti interessati. Ma capiamo meglio cosa è successo dalle dichiarazioni dei protagonisti della questione.
Dopo la pubblicazione della candidature ai prossimi David di Donatello, la coppia comica Ficarra e Picone si è scagliata contro la premiazione ma soprattutto contro il regolamento, da loro definito come “assurdo”. I comici sono stati esclusi dalla cerimonia di premiazione, che si terrà il prossimo 21 marzo, e hanno spiegato i motivi del loro attacco.
Finché il regolamento sarà questo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone non iscriveranno più un loro film ai David di Donatello. Non l’hanno fatto con l’ ultimo, L’ora legale, campione d’incassi nel 2017, e non lo faranno in futuro. Il motivo?: “Il perché è scritto limpidamente sul sito dei David. Quest’anno hanno votato quasi 1300 persone sulle circa 1500 che ne hanno diritto. Il ragionevole dubbio è che non tutti abbiano visto ognuno dei 120 film in concorso”, così hanno spiegato i due attori. Secondo loro, poi, i film in concorso sono troppi: “È un impegno gravoso. Difficile pensare che tutti riescano a vederli. Noi tre anni fa, proprio perché non riuscivamo a farlo, ci siamo cancellati dalla giuria: era un atto doveroso”.
Poi continuano: “Il nostro intento è rendere un servizio a tutti quelli che sono candidati, garantendo pari opportunità e dignità. Il David è dato in nome del presidente della Repubblica. Sono i nostri Oscar, sono importanti. E serve rispetto per tutte la personalità che incidono in un film: l’incasso si lega al nostro nome, ma tutti gli altri? Il cinema è un lavoro di gruppo. E poi, come in fondo racconta anche il nostro film, è sbagliato girarsi sempre dall’altra parte. Se qualcosa non ti piace, proponi un cambiamento. Siamo convinti che i tempi siano maturi per avviare un rinnovamento e cercare di togliere certe irrazionalità”. Dunque la posizione di Ficarra e Picone sembra davvero irremovibile, finché il regolamento non verrà cambiato i due attori siciliani porteranno avanti la loro “battaglia” in nome di un cinema più equo e con più pari opportunità.
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