Melissa Panarello, autrice del libro ‘Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire’ da cui nel 2005 fu tratto il film ‘Melissa P.’, diretto dal regista Luca Guadagnino, ha commentato su Facebook le 4 nomination all’Oscar del film ‘Chiamami col tuo nome’. Ecco le sue parole…
Melissa Panarello tiferà Chiamami col tuo nome agli Oscar 2018, ma nel messaggio pubblicato nelle scorse ore sulla sua pagina Facebook, l’autrice di Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire si toglie un sassolino dalla scarpa in merito alla trasposizione al cinema che di quel suo libro fece nel 2005 il regista Luca Guadagnino col film Melissa P.
Ecco le sue parole: “Io posso essere solo felice che un regista italiano stia concorrendo all’Oscar e faccio il tifo, anche se quel regista ha tratto da un mio libro un film che non mi è piaciuto: non mi ha mica fatto un affronto personale, semplicemente non condividevamo la stessa visione. ‘Call me by your name‘ è un film raro, non solo perché parla di amore e desiderio omosessuale ma anche per come lo fa. È un film sulla bellezza e sul furore, sull’adolescenza e la perdita dell’innocenza. La scoperta del desiderio è evidentemente un tema molto caro a Guadagnino e forse questo era il film che avrebbe voluto e dovuto fare da sempre”.
E ancora: “Nella dolcezza di un luogo nel settentrione tanto simile a quello de ‘Il giardino dei Finzi Contini’ un adolescente si innamora, ricambiato, di un uomo più adulto: non c’è morbosità, non c’è senso del peccato, ci sono i corpi degli uomini e i corpi delle figure classiche, c’è la natura e c’è l’arte. Queste sono cose per cui essergli grati e per le quali vale la pena dimenticarsi dei difetti. Credo che la vera forza stia nel fatto di aver realizzato un film per pochi che però parla a tutti e forse quei tutti non lo sapranno mai: perché covano rancore o pregiudizio. Oppure rosicano. Ed è un peccato”.
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