Gennaro Nunziante, regista de Il Vegetale (con Fabio Rovazzi), ha parlato del suo rapporto con Checco Zalone, protagonista di tutti i suoi film precedenti. Ecco le dichiarazioni del regista…
Nella giornata di oggi, venerdì 12 gennaio, è stato presentato ufficialmente il film di Gennaro Nunziante Il Vegetale, con protagonista Fabio Rovazzi (al suo esordio nel mondo del cinema), atteso nelle sale cinematografiche il 18 gennaio prossimo.
A proposito delle polemiche sulla fine del sodalizio con Checco Zalone (protagonista in tutti i film diretti da Gennaro Nunziante in precedenza), il regista ha dichiarato: “Quando ho iniziato a fare i film con Zalone eravamo amici, adesso siamo fratelli e quello che si dice sui giornali o in tv mi fa male, perché tutti i fatti professionali e i film sono al di là del nostro rapporto. La nostra fratellanza è totale e rimarrà per sempre. Se ha visto il film? Certo, e ha pure commentato: ‘Non ci sono io? Allora fa ca*are'”, la conclusione ironica di Nunziante riportata da ‘Huffington Post’.
A dicembre, Pietro Valsecchi, produttore dei film campioni d’incassi con Checco Zalone, aveva annunciato: “La coppia è scoppiata. Zalone diventa regista e Nunziante ha scelto Rovazzi. Non è stata una separazione violenta, niente del genere, Gennaro se n’è andato a fare un film con Rovazzi e Zalone, beh, voleva meditare sulla storia giusta. Le storie si esauriscono, succede sempre. Due ragazzi si innamorano perdutamente, si mettono insieme, scopano come ricci e poi, dalla mattina alla sera, si mollano. Nunziante non mi è mai andato a genio? Non abbiamo raggiunto un accordo contrattuale, tutto qui. È un buon regista. Anzi, non posso dire se uno è bravo o meno in assoluto: se un film incassa lo è, altrimenti no. Zalone è la superstar: uno non va a vedere il film di Gennaro Nunziante, ma di Checco. Insieme hanno scritto belle storie, poi è subentrato un momento di stasi, una storia insieme non arrivava e… fine. Gennaro fa il suo, Checco idem, e arriverà in sala a gennaio 2019. Zalone si dirige nel suo film. Non che prima non lo facesse, dietro la macchina da presa non ci si metteva solo Nunziante, eh”.
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