Un incendio scoppiato in un capannone di Ponte Ronca, frazione di Zola in provincia di Bologna, ha mandato in fumo alcuni pezzi della scenografia della fiction L’Ispettore Coliandro. La causa del rogo sarebbe un cortocircuito. Grazie alla segnalazione di una residente, l’arrivo dei vigili del fuoco dalla caserma di Zola e dal distaccamento di Bazzano è stato veloce e ha scongiurato danni più ingenti: in meno di un’ora, i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme.
‘Brutte’ notizie per i fan de L’Ispettore Coliandro: un incendio scoppiato nelle scorse ore in un capannone di Ponte Ronca, frazione di Zola in provincia di Bologna, ha mandato in fumo alcuni pezzi della scenografia della fiction diretta dai Manetti Bros e con Giampaolo Morelli protagonista.
Secondo la ricostruzione de ‘Il Resto del Carlino’, a causare il rogo sarebbe stato un cortocircuito. Grazie alla segnalazione di una residente, l’arrivo dei vigili del fuoco dalla caserma di Zola e dal distaccamento di Bazzano è stato veloce: in meno di un’ora, i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme, scongiurando danni più ingenti.
All’interno del magazzino vi erano anche alcuni mobili (un paio di scrivanie, una poltrona, uno schedario) che la scorsa estate erano stati utilizzati per trasformare la stazione ferroviaria di Ponte Ronca nella caserma dei carabinieri dov’è stata poi girata buona parte dell’ultima puntata della fiction. La stazione è sede dell’associazione di volontariato La Ronca, che usa un ambiente del capannone per le varie iniziative. Roberto Adani ha spiegato a proposito del rogo: “Quando sono terminate le riprese abbiamo tenuto in deposito un po’ di materiali che dovevano venire utili per la prossima serie. Sì, si sono danneggiati e mi dispiace proprio, coi Manetti Bros si è creato un bellissimo rapporto. Con le nostre attività sosteniamo iniziative sociali e questi spazi ci sono comodi”.
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