Ospite a sorpresa del Roma Film Fest, Michael Shannon ha presentato il lungometraggio sugli anni cristiani di Bob Dylan, Trouble No More, della regista Jennifer Lebeau.
“Sono da sempre un grande fan di Bob Dylan. Il primo concerto a cui ho assistito in vita mia è stato proprio di Bob Dylan. Ricordo che mi ci porto mia madre, lui si esibiva alla fiera del Kentucky. Già da quel concerto ho capito quanto fosse speciale come artista. Ho per lui da sempre una grande ammirazione, inoltre è stato fonte di ispirazione negli anni. Prima di salire sul palco sento sempre le sue canzoni” con queste parole Michael Shannon, ”voce narrante” del documentario su Bob Dylan, Trouble No More, ha iniziato a parlare della sua esperienza lavorativa in cui ha contribuito a raccontare gli anni cristiani del cantautore statunitense per la regia Jennifer Lebeau.
L’attore, che a sorpresa si è presentato al Roma Film Fest, ha infatti dato voce ai sermoni del rocker che fanno da sottofondo al lavoro della Lebeau, docufilm che Dylan ha visto, come lui stesso racconta “e ne è rimasto sorpreso. Lui è un uomo a cui non interessa il suo passato. Siamo noi quelli a cui interessa, noi riteniamo intriganti i suoi anni di carriera ormai trascorsi. Lui non ammira la sua leggenda”.
Oltre ad essere la voce narrante del documentario su Bob Dylan, Michael Shannon ha anche interpretato un’altra grande icona del rock americano, Elvis, nel lungometraggio Elvis e Nixon, con la quale – secondo lui – Dylan ha qualcosa in comune: “quando ho fatto ricerche per interpretare il rocker di Memphis ho scoperto che era molto spirituale. Era un uomo sempre alla ricerca più profonda del significato più profondo della vita. Pensava a cosa poteva dare alle persone oltre alla sua musica. Cercava sempre di migliorare se stesso. Una ricerca che da sempre contraddistingue anche Bob Dylan”.
Photo Credits Roma Film Fest