Roma Film Fest 12, Ian McKellen “ammettere la mia omosessualità mi ha cambiato la vita”

L’ospite d’onore della sesta giornata del Roma Film Fest è Ian MacKellen, amatissimo attore britannico conosciuto principalmente per aver interpretato Gandalf nella trilogia cinematografica Il Signore degli Anelli.

Un altro grandissimo ospite internazionale è stato il protagonista della sesta giornata del Roma Film Fest 12, Ian McKellen. L’attore 78enne, oltre ad essere uno dei più grandi interpreti shakespeariano è anche amatissimo dal pubblico soprattutto per il ruolo di Gandalf nella trilogia cult Il Signore degli Anelli.

L’attore, dopo anni di teatro, ha iniziato a 60 anni a fare cinema, una scelta che non rimpiange affatto, purché non gli vengano proposti sempre gli stessi ruoli, come lui stesso ha sottolineato durante la conferenza stampa di cui è stato protagonista in quel della kermesse romana: “a me piace diversificare. Una volta che ho fatto Gandalf, che ha 7000 anni, tutte le proposte successive che mi arrivarono erano per persone anziane con barbe lunghe. Mi hanno chiesto di interpretare Dio, che è più vecchio di Gandalf. Però perché rifare un altro mago, vedi Silente per Harry Potter, o un altro film con supereroi dopo aver fatto gli X-Men. Mi interessa fare cose nuove, mai fatte prima, e che mi risulti difficile da interpretare. Se un regista mi dice ‘secondo me lei è perfetto’ ma io ho dei dubbi a riguardo allora quello è il ruolo adatto a me. Mi sale l’adrenalina per riuscire ad interpretarlo. Ho fatto anche cose sciocche in tv, soap di lungo corso, ho fatto la pantomima e opere moderne ma mai un musical. Non ancora, quindi se qualcuno ha una proposta per un musical, anche se non so cantare, io sono qui”.

Oltre ad essere un attore amato in tutto il mondo, McKellen è considerato anche un pioniere e un’icona dei diritti LGBT. Ian, infatti, nei lontano 1989 ha dichiarato la propria omosessualità, nonostante all’epoca quasi nessun artista aveva il coraggio di farlo: “qualunque persona gay che abbia mai fatto coming out vi potrà dire che è la cosa migliore che si possa fare, perché successivamente tutto migliora. Anche il mio lavoro da attore è migliorato, dopo essermi dichiarato. La mia recitazione ne ha tratto beneficio perché non mentivo più, non mi nascondevo più. Me lo dicevano tutti, amici, registi”.

Eppure, nonostante il suo coraggio Ian capisce chi ancora non trova la forma per fare outing “Non è facile per tutti fare questo passo: ci sono vari problemi personali che possono intervenire. Tanti hanno paura di perdere il lavoro, temono le reazioni in famiglia, un politico crede di poter perdere i voti, un insegnante ha il terrore di essere cacciato dalla scuola, un attore può pensare di non poter più lavorare”.  E proprio a chi ancora vive nel terrore di dichiararsi,  dice “non abbiate paura. La mia carriera è decollata dopo il coming out. In Inghilterra vado nelle scuole per motivare i più giovani a non avere paura, a non nascondersi”.

Photo Credits: Roma Film Fest

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