Carlo Verdone, dal set di Benedetta Follia, racconta le peripezie per girare il suo ultimo film a Roma e apre la polemica: ‘Per la Roma di oggi sono molto triste, è stata una grande città e ci vorrà tanto tempo perché si risollevi. Per girare un film, come sto facendo io al Pantheon, dobbiamo operare in orari improbabili, a negozi chiusi, altrimenti è un suk indecente. Se andiamo avanti così nessuno girerà più a Roma. Il suolo pubblico costa tantissimo e i negozianti poi non ci vogliono. Per non parlare poi dell’iter burocratico che è spaventoso’.
Si intitola Benedetta Follia il prossimo film di Carlo Verdone, che l’attore e regista sta girando in questi giorni a Roma in compagnia di un nutrito cast al femminile composto da Ilenia Pastorelli (premio David di Donatello come miglior attrice per Lo chiamavano Jeeg Robot), Maria Pia Calzone (Donna Imma di Gomorra), Lucrezia Lante Della Rovere, Paola Minaccioni e molte attrici al loro debutto nel mondo del cinema.
Dal set del film, giunto alla terza settimana di lavorazione, Verdone ha raccontato le peripezie per girare nella Capitale in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Per la Roma di oggi sono molto triste, è stata una grande città e ci vorrà tanto tempo perché si risollevi. Per girare un film, come sto facendo io al Pantheon, dobbiamo operare in orari improbabili, a negozi chiusi, altrimenti è un suk indecente. Se andiamo avanti così nessuno girerà più a Roma. Il suolo pubblico costa tantissimo e i negozianti poi non ci vogliono. Per non parlare poi dell’iter burocratico che è spaventoso. Occorrono persone capaci che facciano davvero il bene comune. Non si devono poi sbagliare i collaboratori”.
L’attore e regista ha poi aggiunto: “Certo, quelli di Roma sono problemi atavici, ma, per fare solo un esempio, qualche giorno fa ho visto due pozze d’acqua a cielo aperto e mi sono chiesto perché non c’è qualcuno che corre subito a ripararle. Quando torno in Italia da qualche città estera, mi prende la tristezza. Per poter girare a Roma delle prospettive decenti bisogna farle solo in certi orari. Come ha fatto d’altronde Sorrentino a girare La grande bellezza? Semplice, l’ha fatto senza auto in giro”.
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