Bryan Cranston è stato l’ospite d’onore del Giffoni Film Fest dove ha incontrato la stampa e le giurie di ragazzi ai quali ha detto “sono onorato di stare a contatto col futuro del mondo dello spettacolo e dell’arte”.
Bryan Cranston al Giffoni Film Festival ha stregato tutti i presenti: appena arrivato ha salutato il pubblico con uno squillante “ciao” e ha esordito con un ringraziamento: “Entrare in una stanza e vedere migliaia di facce sorridenti rende la vita migliore”. In molti gli hanno chiesto come scegliesse i progetti a cui partecipare: “Per me il punto di partenza è la storia, se non mi emoziona allora non se ne fa nulla. Stabilito questo, cerco di capire quale ruolo ha il mio personaggio nella vicenda e se è funzionale allo svolgimento dei fatti raccontati. Se tutto questo funziona allora sono pronto a farlo”. La vicinanza emotiva e caratteriale al ruolo, invece, non è una variabile dell’equazione: “Ad esempio con Walter White – ha precisato – ho ben poco in comune. Quando succede supplisco con la mia immaginazione e con uno spirito curioso”.
A chi gli chiede se senta la pressione di essere una figura di riferimento e un modello risponde: “Se succede si tratta solo di un effetto collaterale del mio lavoro, ma ne sono onorato, soprattutto quando mi trovo in situazioni come questa, a contatto con il futuro del mondo dello spettacolo e dell’arte. Per questo mi permetto di darvi un consiglio: se volete farne parte siate assolutamente certi di essere mossi da una passione enorme, altrimenti trovate cosa vi rende davvero felice e seguite questa strada, di qualunque cosa si tratti”.
Photo Credits: Giffoni Film Fest