Dopo sei mesi dalla sua morte, sono state finalmente svelate le cause del decesso di Carrie Fisher.
Carrie Fisher è purtroppo morta lo scorso 27 dicembre e, a 6 mesi dal suo decesso, i medici legali della polizia di Los Angeles hanno svelato il motivo del suo decesso. Secondo i coroner, infatti, l’attrice indimenticabile interprete dalla Principessa Leia di Star Wars ha perso la vita a causa di una combinazione di fattori. Carrie era affetta da una Sindrome delle apnee nel sonno, da arteriosclerosi e l’uso di medicinali nel suo caso è stato fatale. La modalità del decesso invece rimane ignota.
Billie Lourd, figlia dell’attrice, ha rilasciato una dichiarazione in seguito alla diramazione delle cause della morte della madre. La giovane donna, anch’essa attrice, ha infatti asserito attraverso un comunicato stampa: “Mia madre ha combattuto contro la dipendenza dalle droghe e la malattia mentale per tutta la vita e alla fine ci è morta. HA ha sempre parlato apertamente del marchio sociale che circonda queste malattie. Parlava della vergogna che tormenta le persone e le loro famiglie quando devono affrontare queste patologie. So che mia mamma voleva che la sua morte incoraggiasse le persone ad aprirsi, a sfogarsi in merito alle proprie battaglie personali. Chiedere aiuto, combattete affinché siano stanziati fondi governativi per programmi dedicati alla malattia mentale. La vergogna e lo stigma sociale sono nemici del progresso verso le soluzioni e, alla fine, una cura. Ti voglio bene Momby”.
Oltre alla Lourd anche il fratello di Carrie Fisher, Todd, ha voluto dire la sua sottolineando che i medicinali prescritti alla donna e i suoi medici curanti non sono stati i veri colpevoli: “se volete sapere cosa è stato ad ucciderla , sommate tutto quanto. I medici hanno fatto del loro meglio per curare una malattia mentale, non possiamo incolparli. Senza le medicine, probabilmente se ne sarebbe andata molto prima”.
Photo Credist: LucasFilm