“Back to Iraq”, il primo reportage di guerra in 4K su Raiuno

Le nuovissime tecniche di ripresa cinematografica 4K Hdr hanno permesso a due esperti di zone di guerra come Claudio Rubino, giornalista fotoreporter della redazione di “Petrolio” e Maria Gianniti, inviata speciale del Giornale Radio Rai, di documentare con una qualità dell’immagine eccelsa i gravi problemi che ancora affliggono un territorio così devastato dall’Isis come l’Iraq.

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E’ uno di quegli appuntamenti da non perdere quello con “Petrolio”, settimanale di approfondimento di Raiuno in seconda serata, il prossimo 13 aprile. Verrà infatti trasmesso il documentario “Back To Iraq”, reportage dalle immagini vivide e fedeli alla realtà grazie alla nuovissima tecnologia Hdr e in 4K impiegata che garantisce la più alta qualità di ripresa possibile.

Il conduttore di “Petrolio”, Duilio Gianmaria, che ha coordinato le risorse professionali e tecnologiche della Rai, ha dichiarato che poter disporre di un’attrezzatura così avanzata e, di conseguenza, di immagini tanto accurate e fedeli, ha persino ampliato l’interesse giornalistico e l’emozione di tornare in Iraq.

“Contro l’Isis dobbiamo mettere in campo il massimo”, ha detto il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, presente alla presentazione del documentario, “perché quello che stanno facendo va contro l’idea stessa dell’esistenza della comunità umana. Loro vogliono distruggere la storia, cancellare le testimonianze di qualsiasi civiltà prima del loro avvento. Le immagini ci aiutano a ricordare quello che una violenza inaudita e cieca ha distrutto. La qualità di questo tipo di riprese ci aiuta a contrastare la battaglia dell’odio. Avere poi una Rai che racconta in modo straordinario le capacità anche umane dei militari italiani che sono in Iraq è particolarmente importante e emozionante”.

I giornalisti Rai Claudio Rubino e Maria Gianniti infatti, dopo aver raggiunto la prima linea della battaglia per la riconquista di Mosul e aver documentato la distruzione da parte dell’Isis di uno dei siti archeologici più importanti al mondo, quello di Ninive, hanno svelato come oggi in quest’area siano impegnati archeologi italiani tra i più esperti in assoluto. Hanno anche seguito il Ministro Pinotti in un viaggio che racconta i luoghi della presenza italiana in Iraq.

Sono circa 1500 gli uomini del contingente italiano dislocati tra Kuwait, Baghdad, Erbil e Mosul. Svolgono compiti importanti di difesa del territorio e della popolazione: tra le operazioni c’è anche quella di presidio della diga sul fiume Tigri dove la società italiana di costruzioni Trevi sta completando i lavori di consolidamento. Sotto il dominio dell’Isis rischiava di cedere con la concreta eventualità di conseguenze drammatiche per le popolazioni. Oggi è stata riconquistata anche se rimane, secondo molti, la diga più “pericolosa” al mondo.

L’appuntamento con “Back to Iraq” e Petrolio è per giovedì 13 aprile in seconda serata su Raiuno.

Photo credits: Ufficio Stampa Rai, Ansa, www.ansa.it, Ansa Cultura

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