“Il corpo del reato”: il caso Stefano Cucchi diventa una serie tv

La morte di Stefano Cucchi, uno dei casi di cronaca nera più controversi e discussi di questi anni, diventerà presto una serie tv diretta da Daniele Vicari, già regista di “Diaz”. La serie sarà tratta dal libro di Carlo Bonini, intitolato “Il corpo del reato”, di cui la casa di produzione Fandango ha acquistato i diritti. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque carabinieri coinvolti nell’indagine bis sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Pertini, sei giorni dopo essere finito in manette per possesso di droga.

Il caso Stefano Cucchi diventerà una serie tv. La casa di produzione Fandango ha acquisito i diritti del libro di Carlo Bonini intitolato “Il corpo del reato” per realizzarne un adattamento con la regia di Daniele Vicari, già dietro la macchina da presa per il film “Diaz”.

Carlo Bonini – firma del quotidiano “La Repubblica” e autore di “Acab” e “Suburra” (assieme a Giancarlo De Cataldo) – per sette anni ha seguito da vicino il caso Stefano Cucchi, attraverso la lettura di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, i colloqui con i familiari, lo studio delle perizie e controperizie medico-legali sulle cause della morte. Nel suo libro, che si presenta come un’inchiesta civile raccontata con gli strumenti della narrazione più incalzante, Bonini mette al centro il testimone primo e ultimo della verità su quanto accaduto: il corpo del reato, che dà il titolo all’opera.

Una settimana fa, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque carabinieri coinvolti nell’indagine bis sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Pertini, sei giorni dopo essere finito in manette per possesso di droga.

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