Festival di Berlino 2017: l’apertura con il biopic Django ed alcuni dei film più importanti

Si apre la 67 esima edizione della Berlinale, uno dei festival internazionali di Cinema che forse è molto specifico per addetti ai lavori, ma quest’anno ci saranno delle anteprime speciali. 

Apre il 9 febbraio e si chiude il 18 il Berlino Film Festival, giunto alla 67° edizione. L’evento si apre con il biopic Django, sul musicista Reinhardt, opera prima di Etienne Comar, e prevede un programma a dir poco variegato, che spazia da T2, il sequel di Trainspotting, alla premiere mondiale di Logan con l’ultimo capitolo del mutante Wolverine di Hugh Jackman. La giuria è presieduta dal regista Paul Verhoeven, il cui ultimo lavoro Elle ha fatto guadagnato la candidatura all’Oscar 2017 a Isabelle Huppert. L’unico film italiano in cartellone (ma fuori concorso) è Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino con Armie Hammer (nella foto in home page una scena del film, ndr), attore presente al festival anche con Final portrait di Stanley Tucci, la storia del pittore e scultore Alberto Giacometti.

Alessandro Borghi (già noto per Suburra e il 15 su Rai Uno con la fiction Dalida) è stato selezionato tra le Shooting Star europee, ossia i giovani talenti da tenere d’occhio, mentre la costumista Milena Canonero, già vincitrice di 4 Premi Oscar, sarà insignita durante la manifestazione dell’Orso d’oro alla carriera. Tornano a Berlino anche due grandi attori: il primo è Richard Gere con The Dinner. Una coppia, una cena, due figli adolescenti nei guai e un’escalation inaspettata. Avrebbe dovuto essere il debutto alla regia di Cate Blanchett, poi però si sono fatte altre scelte e dietro la camera da presa troviamo lo sceneggiatore del film. E poi Robert Pattinson: l’esploratore Percival Fawcett (Charlie Hunnam) scompare in Amazonia mentre è alla ricerca di una civiltà misteriosa. Nel cast di The Lost City of Z, ci sono anche Sienna Miller e Robert Pattinson che torna a Berlino 2 anni dopo Queen of the Desert di Werner Herzog, in cui interpretava Lawrence d’Arabia.

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