The OA, la serie tv di fantascienza firmata Netflix di Brit Marling e Zal Batmanglij, è stata rinnovata per una seconda stagione (o, meglio, per una Part 2). L’annuncio è arrivato direttamente da Netflix, che ha pubblicato un criptico teaser trailer della seconda parte dello show che, con la prima stagione, ha diviso critica e pubblico. OCCHIO AGLI SPOILER…
Se la prima stagione di The OA vi ha lasciato senza parole, preparatevi a rivivere le emozioni di curiosità mista a incredulità: la serie tv di fantascienza creata da Brit Marling e Zal Batmanglij per conto di Netflix avrà una Part Two. Ad annunciare la seconda parte di The OA, con un criptico video teaser che non svela la data ufficiale d’uscita, è stata la stessa Netflix.
The OA racconta la storia di Prairie Johnson (interpretata dalla stessa Brit Marling), una ragazza non vedente che ritorna a casa dopo essere scomparsa per sette anni, periodo durante il quale è riuscita misteriosamente a ritrovare la vista. La ragazza, restìa a rivelare sia ai suoi genitori adottivi che alla polizia quanto accaduto in questi sette anni, raduna attorno a sé un gruppo di cinque persone (quattro adolescenti e una loro insegnante) per mettere in atto una missione segreta tra fughe multidimensionali, morti e resurrezioni.
I creatori della serie tv avevano già commentato nelle scorse settimane la possibilità di realizzare una seconda stagione di The OA. Zal Batmanglij aveva dichiarato: “Nessuno di noi sta pensando a una seconda stagione in questo momento perché siamo esausti, però sì, quando abbiamo cominciato, io e Brit abbiamo trascorso due o tre anni a concepire un mondo intero prima di proporlo a qualcuno, prima ancora che lasciasse le nostre camere da letto. Le cose continuano a muoversi”. E Brit Marling aveva aggiunto: “Fin da quando abbiamo cominciato a fantasticare sulla storia, abbiamo sicuramente pensato a come costruire una cosa che avesse un finale soddisfacente, nel corso di molte stagioni. (…) C’è un posto in cui la seconda stagione è già iniziata nelle nostre menti ed un posto in cui si conclude”.
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