Dopo aver ottenuto la nomination agli Oscar, Fuocammare di Gianfranco Rosi ottiene la candidatura anche come Miglior documentario ai César francesi.
Un successo internazionale quello di Gianfranco Rosi con il suo documentario Fuocammare dove racconta la storia degli immagrati a Lampedusa. Dopo L’Orso d’Oro a Berlino dello scorso anno, la candidatura agli Oscar come Miglior documentario arriva anche quella ai premi César, gli Oscar francesi. Tanto orgoglio per il regista che ha creduto tantissimo in un progetto così importante. In un’intervista al quotidiano Il Tempo, Rosi aveva commentato così la notizia sugli Oscar: “Meraviglioso pensare di aver portato Lampedusa a Hollywood. È un’emozione grandissima. Negli ultimi giorni le previsioni cambiavano continuamente, nulla era scontato. Questa nomination la dedico a Lampedusa e ai suoi abitanti”.
“Da Berlino siamo arrivati agli Oscar – sottolinea Rosi – . Vuol dire che il messaggio del film esiste. Quando ho finito di girare, non mi rendevo conto della tragedia. A Berlino è diventato un film politico e allora ho sperato che questo grido di aiuto potesse essere colto come poi è stato”. A sostenere il film soprattutto l’attrice Meryl Streep, in giuria alla Berlinale dello scorso anno: “La vedrò agli Oscar. Sarà una festa bellissima. È stato fondamentale quanto si è esposta per noi. Ma oltre a lei devo ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo film”.
Così il sogno di Gianfranco Rosi si realizza e Fuocoammare giungerà anche in Francia, per i premi César: “Perché la tragedia dei migranti di Lampedusa è qualcosa di universale in cui tutti si possono riconoscere”. Un argomento delicato e allo stesso tempo importante, necessario da veicolare in un periodo come quello in cui si sta vivendo. Tanta gioia dunque per il regista, ma anche per tutta Lampedusa che attraverso il cinema e i grandi festival internazionali porterà così la sua storia nel mondo.
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