Ci sono quei film in cui si dice “non è Natale se non mi vedo…” in questo articolo trovate la top 5 dei film più natalizi di sempre.
Arriva Natale e cosa c’è di meglio di un buon film per respirare ancora di più l’atmosfera natalizia? Ovviamente iniziamo con il classico “Una poltrona per due”. Due fratelli – avari e spregiudicati finanzieri di Filadelfia – Randolph e Mortimer Duke, dilettanti di filosofie, scommettono (un dollaro!) la dimostrazione pratica di una tesi marxista: l’ambiente fa l’uomo, distruggendo – con un espediente cinico – il nome e la professionalità del borioso giovane manager della loro finanziaria, Louis Winthorpe, che sta per sposarne l’erede, e lo sostituiscono con Billy, un mariuolo nero, specialista in trucchi per “arrangiarsi”. Preso il posto di Louis nella lussuosa abitazione con maggiordomo, Billy si abilita – a tempo di record – non solo a muoversi con disinvolta signorilità nell’inconsueto habitat residenziale, ma anche in quello rischioso e imprevedibile della finanza, con incredibile successo; mentre Louis, jellato, si degrada di giorno in giorno ignominiosamente. Poi non può mancare il film del 1994 “Miracolo nella 34esima strada” la storia parla di Tony, il Babbo Natale che inaugura i festeggiamenti natalizi dei grandi magazzini di Cole a New York, è ubriaco, e così viene sostituito in tutta fretta, su idea della dinamica direttrice del marketing, Dorey Walker, da Kriss Kringle, anziano signore che già aveva rimbrottato aspramente l’uomo per la sua condotta scandalosa, e sembra (e sostiene personalmente di essere) l’autentico Babbo Natale. Da qui ne seguono una serie di storie che si incrociano fatte di amore, gelosia e vendette professionali. Altro film immancabile nella nostra classifica è “Mamma ho perso l’aereo”, uno dei pezzi classici dei film natalizi per tutta la famiglia. Chicago, Illinois. La famiglia McCallister si sta preparando per una vacanza di Natale a Parigi. La mattina della partenza, nella confusione e nella fretta di raggiungere l’aeroporto in tempo per prendere il volo, il figlio più piccolo Kevin viene accidentalmente lasciato a casa. Quello che succede è semplice…. ne combinerà di tutti i colori!
Come quarto film abbiamo scelto “Il Grinch” con Jim Carrey. Da un antro situato sulla cima del monte Crumpit, a nord di Whoville, un intrattabile cavernicolo scruta il frenetico viavai degli abitanti della cittadina, gli Who che da veri amanti del Natale si preparano a festeggiare degnamente l’evento tanto atteso. L’espressione del suo volto può variare dall’accigliato al molto accigliato, fino ad assumere i tratti di un ghigno malevolo ogni volta che la lampadina si accende nella sua testa annunciando una nuova idea… una splendida idea malvagia. Badate, non abbiamo a che fare con uno scorbutico qualsiasi. Si tratta del nefando, odioso, malefico, infingardo, scaltro, astuto, sporcaccione, fastidioso, irascibile, sgarbato, ignobile, intollerante, incorreggibile, puzzolente, e niente affatto carino Grinch! Che cercherà di rubare il Natale a tutti i bambini del mondo. Come quinto ed ultimo titolo vi proponiamo un film italiano che è il primo “cinepanettone” della storia si tratta di “Vacanze di Natale ’83”, il primo di una lunga serie che poi è diventato un must a partire dagli anni ’90 in poi. Una storia a metà tra il Principe e Il Povero e Miseria e Nobiltà, ambientato nei posti più lussuosi per le vacanze invernali del nostro paese. Le vacanze di Natale sono appena cominciate, ed un lussuoso albergo di Cortina si popola di turisti. E’ un’umanità variamente composta: c’è l’industriale del nord, sicuro di sé e disinvolto che mentre trascura la moglie cerca di convincerla che non la potrebbe trattare meglio; c’è la ricca coppia borghese, senza figli, dove i due coniugi si tradiscono allegramente e senza scrupoli; e poi la ricca famiglia romana, piena di sé, ed infine la classica famiglia di “arricchiti” alla quale il capofamiglia, macellaio, ha regalato la “supervacanza”. Le storie si intrecciano. Mario, figlio del macellaio, s’innamora di Samantha, fidanzata col fratello di Giovanni, il giovane patrizio romano suo fraterno amico di “Curva Sud”, allo stadio Olimpico, romanista sfegatato come lui. Billo, pianista dell’albergo ultratrentenne ma ancora immaturo, ritrova Ivana, suo indimenticato primo amore ed attualmente moglie dell’industriale milanese, e le fa una corte spietata senza però tralasciare, nel frattempo, le sue avventure clandestine con varie signore, sposate e non. Dietro queste due storie, si muove poi tutta una girandola di amori giovanili e non, a fare da sfondo.