In sala dal 30 dicembre, Passengers ha come protagonisti Chris Pratt e Jennifer Lawrence. Ecco cos’ha raccontato l’attore sulle scene hot sul set…
Giusto giusto poco prima del cenone di fine anno, arriva in sala Passengers un film futurisco Sci-Fi con Chris Pratt e Jennifer Lawrence. I due sono su un’astronave in viaggio verso un nuovo pianeta, a causa di un guasto tecnico si svegliano novant’anni prima del previsto arrivo alla destinazione. Condannati a vivere la loro vita sull’astronave finiscono per innamorarsi, finché poi la vita di tutti gli esseri umani ancora addormantati non è in grave pericolo. L’accoppiata è sicuramente vincente. I due sono attori amatissimi e vederli insieme è già di per sè interessante. Ma com’è stato girare con Jennifer Lawrence?
Ecco cos’ha svelato Chris Pratt (come riporta Movieplayer) sulle scene di sesso nel film: “Non voglio fare una generalizzazione in base al sesso, ma sento che la responsabilità di mettere a suo agio la mia partner è compito mio e mi è capitato un paio di volte di trovarmi in questa situazione. Bisogna ridurre l’imbarazzo al minimo, assicurarsi che sul set ci siano solo le persone necessarie, avere un set chiuso, accertarsi che tutto sia a posto e fare tutto il possibile per rassicurare la partner”. Poi sì, anche nel sesso cinematografico c’è ansia da prestazione: “Se penso all’ansia che viene quando si realizza una scena di questo tipo, vi posso assicurare che non c’è proprio niente di sexy. È solo tutto molto strano e imbarazzante, ma fa parte del gioco e posso solalmente fare tutto il possibile per ridurre il fastidio”.
Ma come la penserà Jennifer Lawrence? A quanto pare l’atttrice ha un trucco infallibile: “Ho girato la mia prima vera scena di sesso un paio di settimane fa ed è stato tutto molto bizzarro. Ero piuttosto ubriaca, ma poi l’ansia è aumentata perché quando sono arrivata a casa mi sono chiesta ‘Che cosa ho fatto? Non lo so’. È stata la prima volta che baciavo un uomo sposato ed è stata una sensazione brutta. So che è il mio lavoro, ma non potevo spigarlo al mio stomaco. Così ho chiamato mia madre affinché mi rassicurasse“.
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