Arriva a 100 anni, Kirk Douglas, l’ultimo titano di Hollywood, re dei ruoli complessi, la cui vita è diventata una vera antologia del cinema del XX secolo. Kirk era un personaggio già uscito dallo schermo: cattivo e bello quando cominciò a farsi notare, nel 1946, al debutto con Barbara Stanwick nel drammatico Lo strano amore di Marta Ivers. Anni dopo, avrebbe rivelato che la diva, più anziana di lui all’epoca delle riprese, lo «aveva fatto diventare uomo». Ha collaborato con i registi più celebri: Billy Wilder, Vincente Minnelli, Stanley Kubrick, Brian De Palma e dopo 70 anni resiste nel business del cinema mondiale.
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