E’ interpretato, scritto e diretto dal trio di comici tra i più amati d’Italia. In “Fuga da Reuma Park” Aldo Giovanni e Giacomo saranno tre “ospiti” di una casa di riposo costruita in un vecchio luna park. E’ la vigilia di Natale e quel centro assomiglia più a un carcere che a una casa di riposo.
E’ finita l’attesa per tutti i fan di Aldo Giovanni e Giacomo: il 15 dicembre, distribuito da Medusa, uscirà il film “Fuga da Reuma Park” di cui loro sono registi, sceneggiatori e interpreti. Nel cast anche Silvana Fallisi e Ficarra e Picone.
La storia è ambientata non sul pianeta terra al giorno d’oggi ma su quello di Aldo Giovanni e Giacomo tra 30 anni dove tutto può accadere. E’ la vigilia di natale, teoricamente la notte più magica dell’anno. I tre sono “ospiti” del “Reuma Park”, una casa di ricovero costruita in un vecchio luna park in cui le attrazioni sono ancora funzionanti e a completa disposizione degli ospiti.
La struttura però, più che a un festoso luna park, assomiglia a un carcere di massima sicurezza dove c’è poco da divertirsi: ci sono i cecchini che sorvegliano l’uscita e ti sparano se solo provi a scappare. Ogni carcere ha il suo aguzzino e questo non fa eccezione: si tratta di Ludmilla, una terribile infermiera russa enorme, taglia XXL, dalla grazia di un elefante.
Giacomo passa le sue giornate in sedia a rotelle e con la flebo attaccata: dentro, vino Barbera. Gira con una pistola giocattolo e odia tutti. Giovanni ha seri problemi di memoria, parla con i piccioni e i pesci rossi ma non ha ancora perso la passione per le donne: le sue preferite sono le procaci infermiere che si prendono cura di lui. Aldo viene abbandonato dai figli al Reuma Park proprio la mattina di Natale dopo un lunghissimo viaggio.
I tre, lungi dall’essere “rassegnati”, organizzano una rocambolesca fuga a suon di petardi e fuochi d’artificio proprio mentre al “Reuma Park” si fa festa con ospiti a sorpresa, musica, tombolata e panettone. Qual è la loro meta? Giacomo ha un sogno, Giovanni una barca e Aldo il suo travolgente entusiasmo.
Visto che la notte di natale tutto può accadere, succede anche che “qualcuno” imbocchi i Navigli di Milano per raggiungere Rio de Janeiro.
Photo credits: Viviana Ronzitti Ufficio Stampa, Facebook
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