Roberto Benigni chiude la Festa del Cinema di Roma incantando il pubblico: “Ho un desiderio forte, irreprimibile: fare una cosa di un’allegria sfrenata”.
Ultimo ospite alla Festa del Cinema di Roma: Roberto Benigni. Si chiude in bellezza la rassegna romana, che ha visto sfilare numerosi vip. Benigni è stato protagonista di un Incontro ravvicinato con il pubblico durante il quale ha avuto modo di svelare tanti particolari sulla sua carriera e non solo. Così per l’occasione sono arrivati i primi commenti sulla Cena di Stato alla Casa Bianca: “Quando siamo arrivati la Casa Bianca era tutta italiana, bianca rossa e verde, mancava solo Goffredo Mameli. C’erano tanti invitati e man mano si avvicinavano a Obama, ad un certo punto s’è intrufolato anche Matteo Renzi. Quando io sono arrivato lì davanti l’ho abbracciato“.
Poi il regista, attore, comico ha ricordato diversi personaggi con cui ha lavorato e che ha conusciuto, particolare il ricordo di Massimo Troisi: “Abbiamo fatto Non ci resta che piangere per allegria: ci siamo incontrati e non ci siamo lasciati fino all’ultimo giorno. Volevamo fare il seguito del film“. Ma anche Fellini: “la vetta dell’arte moderna, come Kafka, Picasso. Aveva la capacità di far sì che il film vedesse te, ti entrasse dentro. Parlava di sé e di tutti noi, portava a galla emozioni che non sapevamo di avere“. Benigni svela anche un aneddoto su Papa Francesco: “Dopo la prima puntata de I dieci comandamenti lui ha chiamato alle 8 di mattina e a casa mia gli hanno detto ‘sta dormendo, richiami’. Vi immaginate? E lui ha richiamato! E mi ha detto: ‘Ma tu lo sai il bene che fai?’. Io? Una cosa straordinaria“.
Sulla sua carriera invece, Roberto Benigni non ha dubbi sul da fare: “Dopo tanta tv, cinema, teatro, che sono stati fondamentali, ora ho un desiderio forte, irreprimibile, di fare una cosa di un’allegria sfrenata. Ci sto pensando“. Insomma, Benigni sembra di nuovo pronto a stupirci, a farci rimanere con la bocca aperta dallo stupore e dalle risa.
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