Lutto nel mondo del cinema: si è spento ad 82 anni il regista Tonino Valerii, un grande del western all’italiana. Diresse tra gli altri, Martin, Hill e Fonda.
Il regista abruzzese Tonino Valerii, un grande del genere western europeo, si è spento ieri in una clinica romana, circondato dall’affetto dei suoi cari, aveva 82 anni. Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e l’assessore alla cultura Marco Chiarini, addolorati per la scomparsa del regista dicono: “Con lui viene meno un’altra figura di spicco e rilevo che ha saputo traghettare sensibilità ed indole tipiche della terra natia in un ambito peculiare come quello della cinematografia”. Tonino Valerii era nato a Montorio al Vomano al Vomano nel 1934, nel 1955 si trasferì a Roma per studiare al Centro sperimentale di cinematografia, diplomandosi in regia e sceneggiatura.
Il suo primo lavoro fu il film Tutto è musica, di cui scrisse il soggetto. Sergio Leone, il maestro del genere spaghetti – western lo volle come assistente alla regia nel suo Per un pugno di dollari e in Qualche dollaro in più. Nel 1966, il suo primo film da regista, Per il gusto di uccidere, di cui scrisse anche il soggetto e fu sceneggiatore, con Craig Hill George Martin. Nel 1968 realizzò per il grande schermo I giorni dell’ira, con Giuliano Gemma e Lee van Cleef. La colonna sonora, realizzata da Riz Ortolani, divenne celebre e, recentemente, è stata utilizzata anche per Kill Bill vol. 2 di Tarantino.
Nel 1973 diresse Henry Fonda e Terence Hill nel Il mio nome è nessuno, film nato da un’idea di Sergio Leone e vero omaggio al re dello spaghetti-western. La pellicola fu un grandissimo successo tra il pubblico, tra i primi tre incassi del 1973. Nel 1986 scrisse e diresse Senza scrupoli, film erotico con Marzio Honorato e Sandra Wey. Nel 1996 creò la rassegna cinematografica Roseto Opera Prima, dedicata ai registi italiani esordienti che ha luogo a Roseto degli Abruzzi ed è giunta alla XXI Edizione. Negli ultimi anni della sua vita Valerii si è occupato di sceneggiati Tv e altri prodotti per la Rai. A Valerii si deve la tecnica cinematografica, che usò la prima volta nel I giorni dell’ira, del seguire il nemico da lontano. I funerali avranno luogo a Roma.
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